Un’estate senza punture con Orphea. Ecco la mia storia!

Ci risiamo, come ogni anno con l’estate arrivano anche le zanzare, nemiche giurate delle serate all’aria aperta o dei pic nic con gli amici, dove ci si ritrova sempre con una birra in una mano e con lo sventolio continuo dall’altra, seguita da pacche, quasi ritmiche, su ogni parte del corpo nella speranza, molto vana, di scacciare questi insetti insidiosi che spesso hanno la meglio su di noi.
Fortunatamente quast’anno ho dalla mia parte tutto ciò che mi serve per proteggermi; la linea Orphea, composta da Orphea lozione antipuntura e Orphea spray antipuntura, miei alleati fidati.

I prodotti della linea Orphea proteggono la pelle dalle punture di zanzare e zanzare tigre, tafani, papateci e altri insetti. La loro formula a base di Citriodiol®, principio attivo di origine vegetale derivato dall’Eucalyptus citriodiora è testato clinicamente e assicura un’assoluta protezione fino a 8 ore, per godersi in liberà gli spazi aperti senza tornare a casa con dei bubboni pruriginosi ed esteticamente orribili. Inoltre possono essere spruzzati direttamente sui nostri indumenti preferiti senza il rischio di rovinarli, perchè non bagnano e non macchiano.
In estremis, se siete già stati divorati vivi, potete ricorrere a Orphea dopopuntura, questa formula dona sollievo dalle punture e dagli agenti urticanti in generale, anche dalle meduse. I principi attivi ad azione restringente, in combinazione con gli estratti naturali di ginger e aloe contenuti nella formulazione, svolgono un’azione lenitiva e decongestionante.

E’ ora di dire basta al fastidioso prurito e agli arrossamenti, è arrivato il momento di godersi a pieno l’estate abbattendo per sempre il muro di ostilità verso le zanzare.

Per tutte le informazioni sulla linea Orphea andate sul sito www.orphea.it

Adesso vi racconto la mia personale avventura:
mentre ero al parco a leggere un libro…

Un ringraziamento speciale a Giorgia che ha interpretato magistralmente il difficile ruolo della zanzara (probabilmente tigre) e a Duilio per le fotografie.

 

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