“Il bordo vertiginoso delle cose” di Gianrico Carofiglio

Il primo libro di settembre, per riaprire la rubrica di lettura, si intitola “Il bordo vertiginoso delle cose” di Gianrico Carofiglio, è la prima volta che leggo un suo romanzo, di certo non sarà l’ultima, il suo modo di scrivere è davvero affascinante.

Ma torniamo al libro in questione; il romanzo racconta la storia di Enrico Vallesi in un alternarsi tra passato ambientato tra i banchi di scuola e narrato in prima persona, e presente, ambientato a Bari una trentina di anni dopo e narrato in seconda. Enrico da giovane è un liceale come tanti, le sue passioni sono la musica e la scrittura e forse anche la nuova supplente di filosofia, tutta la sua adolescenza gli sarebbe passata inosservata se non fosse arrivato un nuovo compagno di classe, Salvatore, molto più grande di lui, diverso da lui, già bocciato due volte e politicamente impegnato, che un giorno decide di insegnare a Enrico a difendersi contro gli attacchi dei bulli.
Poi c’è Enrico adulto, un uomo che con il suo primo romanzo ha riscosso successo, ma che adesso ne sta pagando le conseguenze: ormai è uno scrittore in crisi.
Tutto ha inizio in un bar di Firenze, località dove Enrico si è trasferito da anni per lavoro, mentre beve il suo caffè legge un articolo su un giornale, un nome gli salta all’occhio più del resto tra le pagine della cronaca nera, un nome, quel nome che lo riporta nella città in cui è cresciuto per fare i conti con il suo passato.
Questo romanzo è una storia d’amore, amore per la vita, quando ci si trova in equilibrio precario su quel bordo vertiginoso, spaventati a morte da quella precaria situazione ma al contempo attratti dal vuoto sotto di noi, una situazione di stallo per ritrovare se stessi.

Gianrico Carofiglio

Gianrico Carofiglio (Bari 1961)  è uno scrittore, politico ed ex magistrato italiano e presidente della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, ha pubblicato, per Rizzoli, i romanzi Il passato è una terra straniera (2004) e Il silenzio dell’onda (2011), il graphic novel Cacciatori nelle tenebre (2007) con il fratello Francesco, la raccolta di racconti Non esiste saggezza (2010) e il saggio La manomissione delle parole (2010). È autore del ciclo di romanzi dell’avvocato Guerrieri. I suoi libri sono tradotti in ventiquattro lingue.

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