Immagino le non poche le polemiche che gireranno attorno alla sfilata della stilista Simonetta Ravizza, che sinceramente io mi sento di non mostrara, perché, per quanto non sia animalista convinta, appena sono stati mostrati i primi capi mi sono “inorridita”.
È una carneficina vera, fra gli esemplari esposti troviamo: gli abiti in volpe, pellicce in visone, zibellino, cincilla, volpi rosse e argentate e tanto altro…
All’esterno, durante la sfilata, è stata allestita la protesta degli animalisti, organizzata dal ‘movimento cani sciolti‘, che ha raccolto un gruppo di attivisti a manifestare contro l’uso di pellicce.
Simonetta Ravizza si difende così dalle critiche “Io sono tranquilla. Gli animali che utilizziamo sono tutti di allevamento, con la convenzione di Washington. Come per tutte le cose si fa rispettando tutte le leggi, con tutte le tutele. In tutte le cose ci vuole il buon senso, rispettando la natura”.
Senza mettere in dubbio che abbia rispettato tutte le regole del caso, vien da chiedersi se queste regole e chi le ha fatte non debbano essere riviste e comunque, sta proprio al buon senso valutare quando si sta esagerando.
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