ARCHÈ è il nome del progetto, che ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, che usa come tela-schermo la facciata Ovest del Tempio c.d. di Nettuno, tra i meglio conservati del Mediterraneo, e racconta il culto della dea Hera, dalla “capanna primordiale” come l’immaginavano architetti e artisti del Settecento fino al tempio classico.
Un “arche-tipo della nostra cultura attraverso un linguaggio ipertestuale“, lo definisce la curatrice Adriana Rispoli.
L’obiettivo? Coinvolgere artisti che si alternano e che danno una loro interpretazione contemporanea dello spazio e dei monumenti per rendere sempre più fecondo il dialogo tra contemporaneo e antico.
Per gli archeologi, appassionati e non solo la proiezione andrà in loop dal 21 al 31 dicembre, 25 escluso, dalle ore 17.00 alle 19.00 e la visita è inclusa nel biglietto d’ingresso e nell’abbonamento annuale del Parco Archeologico di Paestum.
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