Tre donne dalle aspirazioni diverse. Tre donne normali, forse anche troppo, anestetizzate. Tre infermiere senza gloria e senza infamia che il destino scuoterà. Il destino e un uomo, loro paziente, ormai alla fine dei suoi giorni, che decide di risvegliare in loro la coscienza di sé e lo spettro della perdita del lavoro.
Questi gli ingredienti di una commedia attesissima, al debutto nazionale, nata dalla penna sagace di Roberta Skerl: La notte della Tosca, in scena dal 2 al 19 febbraio al Teatro Martinitt di Milano.
Diretta da Silvio Giordani e con Alida Schuker, Pietro Longhi, Annachiara Mantovani, Gabriella Silvestri e Pierre Bresolin, La notte della Tosca è un dramma moderno che si consuma, proprio come nella Tosca, sulla terrazza di Castel Sant’Angelo.
Cambiano le generazioni, i tempi, i ruoli ma non cambia il dovere morale di combattere per i sogni e i diritti, nostri e degli altri come noi, “precari” nel lavoro e nella vita. Una storia triste ma poetica che parla di dignità e speranza. Un invito a lottare, in nome di chi l’ha fatto prima di noi. Uno spettacolo divertentissimo, seppure a tratti feroce, molto emozionante, anche grazie alle musiche di Puccini che accompagnano la vicenda e il suo finale a sorpresa.
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