Un Botero si riconosce a occhi chiusi. Spesso, a occhi chiusi, si sorride anche.
A prima vista, quei corpi goffi e tondeggianti possono sembrare buffi. In realtà, dietro la scelta di quelle curve che ammorbidiscono figure umane e oggetti inanimati si cela un messaggio ben più profondo.
Lo stile di Botero è un manifesto di originalità. L’artista di Medellìn ha fatto la coraggiosa scelta di una forma netta e definita in un periodo in cui l’arte rifiutava ogni confine. Ha ripulito i volti dei suoi soggetti dalle intense emozioni tanto in voga inneggiando a una vita piena ma rigorosa. Ha deciso di restare fedele al suo paese di origine, nonostante i fasti dell’occidente ricco cercassero di tentarlo.
La sua è un’arte unica e senza paragoni, rimasta coerente a sé stessa per oltre 50 anni di carriera. Carriera che, in occasione dell’ottantesimo compleanno di Fernado, viene oggi ripercorsa dalla mostra Botero, al complesso del Vittoriano di Roma, dal 5 maggio al 27 agosto 2017.
Un’esposizione che, attraverso 50 capolavori, esplora ogni zona dell’universo dell’artista. Ci sono le nature morte, la Colombia, la politica, il circo e la religione.
E, soprattutto, c’è quel tratto inconfondibile che ha fatto di Botero il più riconoscibile degli artisti contemporanei.
Info:
Botero
Complesso del Vittoriano
Ala Brasini
Via di San Pietro in Carcere,
00186 Roma
info e prenotazioni + 39 06 87 15 111
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