Arte e Mostre

“Pompei e i Greci”: storia di un incontro di culture

La storia che unisce Pompei e la Grecia è fatta di paesaggi splendenti, di miti e di isole, di racconti di Sirene e di Giganti, di vaticini di Sibille e battaglie. Dal mare, Pompei, parte della più profonda Magna Grecia, sospesa tra filosofi e templi, luoghi dell’anima, e le sue storie spalancano gli orizzonti di Oriente, Grecia e Asia Minore, l’attuale Turchia, un fluire ininterrotto di piccole e grandi città, di creazioni artistiche e artigianali preziose, di merci raffinate e costose giunte sulle navi fino in Occidente e ai giorni nostri.

Statua di Apollo Napoli, Museo Archeologico Nazionalemarmo, alt. cm 110I secolo a.C.© Luigi Spina

La mostra “Pompei e i Greci” racconta, fino al 27 novembre 2017, le molteplici storie di un incontro di culture, tradizioni e linguaggi ai limiti della fantascienza. Nata dal sinecismo dei villaggi della Valle del Sarno in una temperie di profonda trasformazione urbanistica che investe la Campania, Pompei e la sua Palestra Grande, seguendo artigiani, architetti, stili decorativi, soffermandosi su preziosi oggetti importati ma anche su iscrizioni in greco graffite sui muri della città, mettono a fuoco le tante anime diverse di una città antica e le sue identità temporanee e instabili.

Fregio in terracotta con tralcio floreale ed eroti Soprintendenza Pompei seconda metà del II - inizi del I secolo a.C. © Luigi Spina
Statua di ApolloNapoli, Museo Archeologico Nazionalemarmo, alt. cm 110I secolo a.C.© Luigi Spina
Statua di Afrodite Sosandra/Aspasia da Baia Napoli, Museo Archeologico Nazionale marmo, alt. cm 183 secondo quarto del II secolo d.C. © Luigi Spina
Capitello d’anta figurato con protome di Sfinge, dalla Casa dei Diadumeni Soprintendenza Pompei alt. cm 42, largh. cm 63, prof. cm 74 seconda metà del II secolo a.C. © Luigi Spina

 

Attraverso oltre 600 raffinati reperti tra ceramiche, ornamenti, armi, elementi architettonici, sculture provenienti da Pompei, Stabiae, Ercolano, Sorrento, Cuma, Capua, Poseidonia, Metaponto, Torre di Satriano, divisi in 13 sezioni tematiche, sono riscostruite le presenze greche prima di Pompei, le forme della città arcaica, i cambiamenti imposti nel golfo dopo la fondazione di Neapolis, di cui si espongono materiali inediti recuperati dai fondali del porto, fino al mondo ellenistico e alla grecità pensata e segmentata del mondo romano.

Oggetti di ornamento personale in oro Napoli, Museo Archeologico Nazionale I secolo d.C. Foto di Francesco Esposito
Nove dadi da gioco in osso Soprintendenza Pompei I secolo d.C.; lungh. min. cm 1,2, lungh. max. cm 1,5 Foto di Francesco Esposito
Oggetti di ornamento personale Napoli, Museo Archeologico Nazionale I secolo a.C. - I secolo d.C., tranne l’ago crinale che si pone tra il III e il II secolo a.C. Foto di Francesco Esposito

 

Un vero e proprio viaggio nel tempo e a filo d’acqua, elemento di fusione delle vite che l’attraversano, per rileggere luoghi e monumenti della città vesuviana da sempre sotto gli occhi di tutti.

Frammento di cratere attico a volute con scena di kottabos, da Pompei, santuario di Apollo Soprintendenza Pompei Ceramica a figure rosse, alt. max. cm 10,5, lungh. max. cm 17, diam. ric. cm 42 470-460 a.C. © Luigi Spinamore
Dischetto iscritto, forse da Cuma Napoli, collezione privata del principe Carafa, s. inv. Bronzo, diam. cm 8 fine del VII - VI secolo a.C. © Luigi Spina
Cratere con scene a rilievo in bronzo con agemina Boscoreale, Antiquarium alt. cm 62,5, diam. cm 35,5 I secolo a.C. © Luigi Spina
Cratere con scene a rilievo in bronzo con agemina Boscoreale, Antiquarium alt. cm 62,5, diam. cm 35,5 I secolo a.C. © Luigi Spina
Hydria (dettaglio) Soprintendenza Pompei bronzo, alt. cm 47, diam. max. cm 29, diam. orlo cm 19 460-450 a.C. © Luigi Spina
Cratere con scene a rilievo in bronzo con agemina Boscoreale, Antiquarium alt. cm 62,5, diam. cm 35,5 I secolo a.C. © Luigi Spina

 

Con l’occasione della mostra ritornano in Italia documenti e monumenti emigrati all’estero seguendo le vie del commercio antiquario e si espongono gli elmi donati a Olimpia dal tiranno di Siracusa Ierone per celebrare la vittoria dei cumani sugli etruschi, combattuta nelle acque del golfo di Napoli. Sarà possibile riscoprire, nei frammenti di un monumentale cratere proveniente da Altamura, in Puglia, il racconto della battaglia di Alessandro Magno contro Dario, nelle stesse forme e nello stesso schema che troveremo quasi due secoli dopo nel ‘Gran Mosaico’ proveniente dalla Casa del Fauno.

E ci si meraviglierà nello scoprire la passione che gli stessi antichi nutrivano per gli oggetti greci provenienti dal passato. Originale e copia perderanno i loro confini in un mondo che riadopera immagini e le inserisce, come fossero parole, in nuovi universi….

Scavi di Pompei, Palestra Grande
12 aprile – 27 novembre 2017

ORARI
aperto tutti i giorni
dal 12 aprile al 31 ottobre
dalle 9.00 alle 19.30
(ultimo ingresso alle 18.00)
1-27 novembre dalle 9.00 alle 17.00
(ultimo ingresso alle 15.30)
sabato e domenica apertura ore 8.30
chiuso 1 maggio

BIGLIETTI
Dal 12 aprile, biglietto integrato scavi e mostre
(Picasso e Napoli: Parade; Pompei e i Greci)
intero: 13 euro (11 euro ingresso scavi
+ 2 euro supplemento mostra)
ridotto: 7,50 euro (5,50 euro ingresso scavi
+ 2 euro supplemento mostra)
cumulativo: 22 euro (20 euro ingresso scavi
e altri siti + 2 euro supplemento mostra)

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