Arte e Mostre

Hive Tattoo Art Gallery: nasce a Milano il più grande hub italiano del tatuaggio

A Milano inaugura, il primo ottobre in via Pirano 9, il mondo dei sogni dei tatuaggi, la fabbrica di Willy Wonka del Tattoo, un hub di 250 mq con 8 postazioni tattoo e 1 piercing lounge in collaborazione con Wildcat, un laboratorio artistico, un angolo dove verranno venduti i gioielli Nove25 con una nuova linea in esclusiva. Questo importante progetto si chiama Hive Tattoo Art Gallery e racchiude nel suo concept tutta l’arte, la cultura e la passione dal tatuaggio all’insegna di ciò che è più professionale e al tempo stesso sorprendente.

Ma chi sono i quattro tatuatori professionisti e amici che hanno messo insieme questo grande progetto?

Luigi Marchini specializzato in tatuaggi Maori e tribali, Andrea Lanzi nei “realitional”, ovvero nei realistici, tradizionali e colorati (new school), Lorenzo Di Bonaventura nei realistici in bianco e nero e Fabio Onorini nel “tradizionale americano”, questi i quattro famosi artisti che unendo le forze e le singole esperienze pluridecennali hanno dato vita a un centro che non assomigli a nessun altro, il più grande in Italia.

I progetto poggia su dei concetti fondamentali e indiscutibili, prima di tutto sulla passione, motore che muove gli strumenti del mestiere con la consapevolezza, il tatuaggio è una forma d’arte, prima di essere un business. Di conseguenza, il desiderio di diffondere una concezione del tatuaggio che vada oltre le mode e oltre ai pregiudizi di chi ritiene ancora questa forma d’arte un tratto poco raccomandabile. In fine la professionalità, solo un tatuatore professionista può garantire non solo la bellezza del risultato, ma anche accompagnare i clienti nelle scelte, capirne le esigenze e scoraggiare richieste inopportune.

Bonaventura
Marchini
Onorini
Marchini
Lanzi

 

Hive si pone anche come laboratorio e galleria e ospiterà opere di artisti emergenti a rotazione e un laboratorio, attrezzato con un torchio per incisione e spazi dedicati, accoglierà gli studenti dell’Accademia di Belle Arti e delle scuole che abbiano voglia di cimentarsi e di “respirare” un’atmosfera diversa, stimolante e unica in città.

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