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La storia d’Itaglia: al Martinitt scontri generazionali sotto la bandiera

Sul palco del Teatro Martinitt, fino al 17 febbraio, va in scena la divertente commedia, spesso ai limiti del surreale: “La storia d’Itaglia”. Un viaggio attraverso la nostra storia rivista e rivisitata in chiave ultra moderna, con battute inaspettate e a volte volutamente grottesche, canti, balletti e litigi per raccontarci, non solo alcuni passaggi fondamentali della nascita del nostro Bel Paese, ma soprattutto per mostrarci che, con un pizzico di follia e di ilarità, si può trattare un tema delicato e importante come quello del rapporto tra genitori e figli.

Il cast, formato da veri fuoriclasse, Daniele Derogatis (Michele), Valeria Monetti (la professoressa), Maurizio Paniconi (Andrea) e Alessandro Tirocchi (Giovanni), si racconta sul palco attraverso debolezze e difficoltà e come capita spesso, davanti ad atteggiamenti forti e di grande presunzione, si nascondono ancora più grandi insicurezze. Sarà proprio il profondo amore per i figli e per i genitori che porterà i quattro a mettersi a nudo sul palco.

Ma quanto ci vuole perché si riesca a essere se stessi? Ce lo dimostrano in due piacevolissime ore di spettacolo i quattro protagonisti. La scena si apre sul palco di un teatro dove tre padri sono stati convocati dall’autoritaria professoressa Incoronata D’Onofri, soprannominata anche “La Merkel”, che ha in mente un meticoloso piano per convincerli a portare in scena il copione scritto dai figli. Per farlo farà leva sul desiderio dei genitori di non deludere i figli e così, un po’ per obbligo, un po’ per amore, decidono di prestarsi all’esperimento e gettarsi a capofitto nell’avventura della recitazione.

Questa la miccia che dà il via al susseguirsi di situazioni surreali dove la risata è garantita, la follia è conclamata e lo spettacolo assicurato. Sotto i riflettori, una crisi interpersonale senza eguali e senza distinzioni: non solo tra padri e figli, ma tra genitori e insegnanti, tra ragazzi e ragazzi all’interno della scuola, tra ruoli nella società. Una crisi di valori e di memoria storica, che forse solo un ripasso degli ideali d’un tempo può risolvere, indicando la strada di oggi e domani. Una formula divertente ma anche profonda di teatro nel teatro, con continui cambi di registro. Da Romolo e Remo all’Unità d’Italia, passando per le Idi di Marzo, che mettono alla prova generazioni diverse, con un bilancio finale “sovversivo”: non sarà che i ragazzi hanno in fondo più cuore e più testa degli adulti?

Preparatevi a ridere a crepapelle perché non vi lasceranno neanche un minuto per ricomporvi, grazie a un copione tiratissimo e battute a raffica vi ritroverete più di una volta con le lacrime agli occhi, quindi che dire, consigliato? Consigliatissimo!

Info e prenotazioni:
TEATRO/CINEMA MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano – Tel. 02 36.58.00.10 – Parcheggio gratuito.

Orario spettacoli: giovedì-sabato ore 21, domenica ore 18. Il sabato anche alle 17.30.

Biglietteria: lunedì 17.30-20, martedì-sabato 10-20, domenica 14-20. Ingresso: 24 euro spettacoli Fuoriclasse, 26 euro spettacoli Campioni. Abbonamenti a partire da 62 euro.

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