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“Falsari illustri” di Harry Bellet: alla scoperta dei falsi nella storia dell’arte

Falsari illustri di Harry Bellet è il nuovo libro che cerca di fare il punto su un aspetto misterioso e affascinante dell’arte: la storia del falso attraverso le vicende di alcuni dei falsari più famosi.

“Quando Thomas Hoving, ex direttore del Metropolitan Museum di New York, dichiarò nel 1997 che il 40% delle opere nel suo museo erano false, pensammo a un’esagerazione tipicamente americana. Di fatto, ci si domanda invece se la cifra non sia inferiore alla verità”. Con questa provocazione si apre la lettura di Falsari illustri, appena edito da Skira e ancora fresco di stampa.

Il nuovo libro dello storico dell’arte, giornalista e scrittore Harry Bellet (Francia, 1960) ci accompagna all’avvincente scoperta di alcune delle personalità più famose e intriganti che nel corso della storia hanno messo la propria mano al servizio della finzione e del mascheramento della verità, spacciando la propria maestria come arte altrui.

Harry Bellet

Tra i Falsari illustri non ci sono, tuttavia, solo losche figure dedite al crimine: il libro va molto indietro nel tempo a indagare periodi e contesti con una sensibilità molto diversa da quella attuale, per cui era importante la bellezza dell’oggetto artistico, ma non la sua unicità o l’identità del suo autore. Anzi, far replicare quadri famosi per possederne un esemplare nella propria collezione era una pratica perfettamente legittima, in particolare fino all’Ottocento.

Falsari illustri è stato presentato ieri alla Pinacoteca di Brera a Milano, luogo simbolo della storia dell’arte e dello sviluppo del moderno concetto di museo, nato in età napoleonica. Insieme all’autore Harry Bellet erano presenti il giornalista Oreste Bossini, che ha moderato l’incontro, il gallerista Marco Voena e l’antiquario Tomaso Piva.

Han van Meegeren nel 1945

L’autore ha raccolto alcuni dei casi di Falsari illustri più noti dell’antichità, come il greco Pasitele che truffava collezionisti romani o alcuni esempi giovanili di Michelangelo stesso, fino alle moderne storie di indagine poliziesca che coinvolgono personaggi come l’olandese Han van Meegeren, accusato di aver venduto un autentico Vermeer al gerarca nazista Hermann Göring, poi rivelatosi un falso realizzato da lui stesso, o l’inglese Eric Hebborn, che era in grado di imitare la mano di diversi artisti rinascimentali nel disegno. Ma non mancano nemmeno casi di pittori moderni, come il surrealista Max Ernst, falsificato dall’abilissimo Wolfgang Beltracchi.

Eric Hebborn

L’incontro ha dato vita a un’interessante e piacevole discussione tra l’autore e gli altri relatori. Marco Voena ha ricordato, ad esempio, quanto un falsario abile possa ingannare anche le analisi scientifiche sui materiali, perché conosce talmente a fondo la materia delle opere che vuole falsificare da essere in grado di riprodurla alla perfezione; per questo motivo è solo l’occhio allenato di un conoisseur che può smascherare il falso.

Wolfgang Beltracchi

Tomaso Piva ha portato, invece, il caso di un dipinto di donna a passeggio perfettamente autentico e molto bello in cui era stata, però, falsificata la firma, in modo da attribuirlo al noto pittore Giuseppe De Nittis e farne accrescere il valore di mercato. Un aneddoto che ha inevitabilmente suscitato accenni, da parte del pubblico, al Salvator Mundi attribuito a Leonardo.

Harry Bellet, già autore di gialli e romanzi storici, oltre che cataloghi di mostre e studi di storia dell’arte, racconta in modo avvincente le vicende anche molto umane di questi Falsari illustri: le testimonianze, i trucchi raccolti in manuali e ricettari scritti da loro stessi, ma pure aneddoti, vizi e tinte noir che hanno caratterizzato le loro esistenze.

La “Tiara di Saitaferne” acquistata dal Louvre nel 1896 e rivelatasi un falso

È stato possibile raccogliere in Falsari illustri solo i casi che sono ormai conclusi, in cui si è giunti a ripristinare la verità storica. Tuttavia, è possibile che molte altri falsi siano tuttora avvolti dal mistero e non siano ancora stati smascherati. Bellet ci ricorda, però, che nessun falsario è un genio, per quanto abile e talentuoso, altrimenti sarebbe lui stesso un artista con una propria arte.

INFO
Harry Bellet
Falsari illustri
Skira, 2019
14 x 21 cm, 128 pagine, brossura
ISBN 978-88-572-4057-2
€ 19.00

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