Arte e Mostre

Being Human: William Wegman in mostra a Lugano

Niente paesaggi o still life, e nemmeno struggenti scatti in bianco e nero: semplicemente i suoi cani. Le sorprendenti foto di William Wegman sono in mostra con Being Human al MASI di Lugano, fino al 6 gennaio 2020 nella sede LAC.

È il 1971 quando l’artista americano William Wegman (1943 Holyoke, Massachussets), allora attivo nel panorama dell’Arte Concettuale, decide di comprarsi un bracco di Weimar, dandogli il nome di Man Ray. Un giorno lo mette in posa e inizia a scattargli alcune istantanee, armato di una macchina Polaroid di grande formato.

“Blue Monday Wednesday Friday (A+B+C)” (Lunedì mercoledì venerdì neri), 2008, stampa ai pigmenti

È un momento fondamentale nella carriera di Wegman, che da allora non ha più smesso di fotografare i propri Weimaraner, una generazione di cuccioloni dopo l’altra. Oggi un centinaio di questi scatti è esposto al MASI – Museo d’arte della Svizzera italiana, grazie all’impegno di William A. Ewing che ha curato la mostra Being Human, progettata dalla Foundation for the Exhibition of Photography, Minneapolis/ New York/ Paris/ Lausanne.

William Wegman

Il curatore racconta di aver scoperto questa incredibile produzione fotografica di William Wegman, che conta ormai migliaia di immagini, e di averne selezionate per la mostra 90 analogiche istantanee e 10 stampe ai pigmenti. Ancora oggi, infatti, l’artista continua incessantemente questo lavoro, pur essendo passato alla fotografia digitale dopo il fallimento di Polaroid nel 2001, un momento che, secondo lui, segna la chiusura di un’epoca e uno spartiacque nella sua prassi di artista che ha adattato la propria opera alle mutate condizioni dei tempi.

William A. Ewing, curatore

Passeggiando fra le sale di Being Human, ci scopriamo sorpresi e divertiti dalle foto di Wegman: attraverso la sua fantasia irrefrenabile, i suoi cani di razza Weimaraner si trasformano quasi in esseri umani. Ecco che, tra i loro occhioni languidi e il bellissimo manto grigio, spuntano moderne icone dell’immaginario americano, dalla casalinga all’astronauta, ma anche curiosi rimandi “in salsa canina” alle tendenze dell’arte del Novecento o patinate parodie della fotografia di moda, dagli anni ’70 a oggi.

"Cut to Reveal" (Tagliato per mostrare), 1997, Polaroid a colori

 

Ci colpisce anche la tecnica quasi impeccabile di questi scatti. Tutto è magistralmente orchestrato tra luci, trucco e parrucco, ma non esiste possibilità d’errore: la foto è sempre un’istantanea. Niente post-produzione, lo sviluppo è immediato, in pochi minuti la magia fotochimica affiora dalla gelatina.
Wegman eleva allo stato di opera d’arte fatta e finita le Polaroid, quelle stesse che usavamo da piccoli per giocare o intrappolare fugaci ricordi. Naturalmente si tratta di pellicole di grande formato, tutte pezzi unici non ritoccati, ancora con le sbavature del colore dove la camera le ha “sputate fuori”.

"Newsworthy", 2004 Polaroid a colori, Proprietà dell’artista © William Wegman
"Casual", 2002 Polaroid a colori, Proprietà dell’artista © William Wegman

A chi gli chiede come faccia a tenere i cani in posa, l’artista risponde divertito che sono bravissimi, basta metterli davanti all’obiettivo. In mostra è presente anche un certo numero di opere di video-arte di Wegman, dall’atmosfera più concettuale, ma sempre ironica. Da alcuni di questi film emerge ancora di più tutto il talento naturale e quasi comico dei suoi bracchi.

“Tumble Down” (A ruzzoloni), 2004, Polaroid a colori

Il percorso espositivo di Being Human è articolato in sezioni tematiche come: People like us, con i “ritratti” delle tipologie umane dell’America moderna; Tales, in cui i cani interpretano i protagonisti di complesse scene teatrali; Hallucinations, dove le immagini si dissolvono in effetti surrealisti; Vogue, con omaggi alle copertine della nota rivista; e Cubists, che strizza l’occhio alle avanguardie artistiche di inizio Novecento.

"Constructivism", 2014 Stampa ai pigmenti, Proprietà dell’artista © William Wegman
"Upside Downward", 2006 Polaroid a colori, Proprietà dell’artista © William Wegman

 

Being Human è una mostra un po’ strana, ma assolutamente godibile, capace di divertire con i suoi soggetti leggeri. Saprà, però, anche stuzzicare i nostri ricordi, sorprenderci con un rimando visivo, che sia un quadro suprematista o una copertina di Vogue, tenerci vispi e attenti, insomma, per regalarci un’esperienza assolutamente fuori dal comune.

INFO
William Wegman. Being Human
MASI – Museo d’arte della Svizzera italiana
Lugano
Sede LAC – Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini, 6
CH – 6901 Lugano

Martedì-domenica: 10.00-18.00; giovedì 10.00-20.00

masilugano.ch
luganolac.ch
info@masilugano.ch

Recent Posts

“Qualcosa è andato storto” al Diana in prima nazionale. I parenti sono ancora serpenti | recensione

La prima nazionale di “Qualcosa è andato storto”, al Teatro Diana di Napoli, ha confermato…

%s giorni fa

Il vedovo, Massimo Ghini conquista il Manzoni con un omaggio elegante, feroce e irresistibilmente attuale

Un teatro gremito, un silenzio carico di attesa e poi la risata che esplode: così…

%s giorni fa

Sincronia napoletana, il romanzo di Sara Formisano che dà voce a una generazione sospesa tra sogni precari e la magia di Napoli

Il romanzo d’esordio di Sara Formisano racconta la generazione dei 25-35 anni in bilico tra…

%s giorni fa

Il maestro, in arrivo sul maxischermo: l’amatissimo attore indosserà i panni di un campione

È in arrivo l'attesissimo film Il maestro del regista e attore italiano Andrea Di Stefano.…

%s giorni fa

Due Spicci, la nuova serie animata di Zerocalcare in arrivo su Netflix: ecco quando | Tutto quello che devi sapere

La terza collaborazione tra Zerocalcare e Netflix segna un nuovo capitolo denso di attesa, ironia…

%s giorni fa

Nobody Wants This 3, Netflix conferma la terza stagione: l’amore imperfetto torna nel 2026

La piattaforma annuncia il rinnovo ufficiale della serie rivelazione, tra ironia tagliente e fragilità dei…

%s giorni fa