Arte e Mostre

Banksy: “mia moglie odia quando lavoro a casa”, lo streetartist e il coronavirus

Anche lo street-artist più famoso del mondo, Banksy, affronta la quarantena nel modo che sa fare meglio e, costretto come tutti a stare a casa per l’emergenza coronavirus, non perde occasione per creare “disordini” tra le mura domestiche. Proprio in questi giorni ha pubblicato su suo profilo Instagram la foto del suo bagno completamente messo a soqquadro dai suoi celeberrimi topi disegnati con gli stencil, questi rappresentano il più riconoscibile marchio di fabbrica dell’artista di Bristol, ad accompagnare l’immagine, già di per sé molto esplicita che andremo ad analizzare in seguito, una didascalia con la frase “mia moglie odia quando lavoro da casa”.
Il riferimento, oltre a essere molto divertente un po’ a sdrammatizzare la situazione, punta il dito in modo chiaro su quello che sta succedendo nel mondo, una voce forte come la sua non poteva tacere in questo periodo.

Ma analizziamo l’opera, molti sono i riferimenti alla pandemia di Covid-19 da coronavirus, un elemento chiave di questo momento è rotolo di carta igienica, articolo che fuori dai confini italiani va a ruba durante il lockdown, specialmente nei paesi anglosassoni. Questo “spreco” potrebbe far infuriare qualche suo fan che non ha fatto abbastanza scorta?

Inoltre si vedono i topi spruzzare sapone, in riferimento alle prescrizioni igieniche, poi ne vediamo uno contare i giorni come si vede spesso fare dai carcerati nei film, tracciando segni sulle pareti della cella, un topo sporca il gabinetto in assoluto spregio alle norme igieniche. Insomma anche Banksy sta seguendo le regole e questo è il suo modo di raccontarci com’è lo smart working per uno street-artist.

 

Una cosa da non sottovalutare è che in tutto questo disastro abbiamo un altro indizio sull’ignoto artista: è sposato!
Sarà vero o sarà semplicemente un’altra delle sue messinscena a regola d’arte?

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