Ambiente

Il diavolo della Tasmania torna in natura dopo 3mila anni

Il diavolo della Tasmania torna finalmente in natura per la prima volta dopo 3mila anni, è successo in Australia all’interno del santuario realizzato a Barrington Tops, a nord di Sydney dove 11 diavoli della Tasmania sono stati liberati nella foresta dopo un lungo e delicato programma conservazionista, un’operazione che si aggiunge a quella compiuta in precedenza che aveva visto 15 marsupiali coinvolti, adesso si può dire che, calcoli alla mano, ci sono 26 diavoli della Tasmania liberi di vivere nell’Australia continentale. Questo è un vero passo storico che riporta i famosi marsupiali carnivori, in via d’estinzione, nel loro habitat naturale dopo che avevano iniziato a sparire con l’arrivo degli uomini e dei dingo (Canis lupus dingo) che si presume ne abbia provocato la progressiva scomparsa, inoltre bisogna tener presente il Devil Facial Tumor Disease, un cancro alla bocca contagioso e mortale che sarebbe stata la causa di morte per circa il 90% del diavolo della Tasmania dalla sua scoperta avvenuta nel 1996 portando gli esemplari a soli 25mila.

«Tra 100 anni, guarderemo indietro a questo giorno come il giorno che ha messo in moto il ripristino ecologico di un intero Paese», ha detto Tim Faulkner, presidente di Aussie Ark, una delle associazioni conservazioniste che si sono occupate dell’operazione, parlando alla Cnn. Oltre a essere un passo fondamentale per la reintroduzione di uno degli animali più amati dell’Australia, è «soprattutto un’azione che permetterà il ripristino e riequilibrio dell’ecologia dopo secoli di devastazione da parte di altri predatori. Un passo storico, il primo di un piano simile a quello che ha permesso ai lupi di tornare a popolare il parco di Yellowstone negli anni ’90».

Ma chi sono questi diavoletti della Tasmania che conosciamo principalmente per il famoso cartone animato?
Si tratta di marsupiali non più grandi di un cagnolino, le femmine possiedono quattro capezzoli a fronte di cucciolate che contano anche 20-30 piccoli, con l’età il numero di cuccioli tende a diminuire, pesano circa 8 chilogrammi e dalle foto hanno un musino davvero carinissimo, ma attenzione non sono docilissimi, infatti, come veniva iconicamente rappresentato da Taz della Looney Tunes, sono famosi per essere feroci e le loro mascelle sono molto potenti, in gradi di ridurre carcasse di grandi dimensioni in frantumi in pochi minuti, inoltre sono impavidi, infatti possono anche aggredire animali di grandi dimensioni come pecore e piccoli canguri, in qualsiasi caso non preoccupatevi, le autorità confermano che i diavoli della Tasmania non sono un pericolo per l’uomo, a meno che, come per tutti gli animali, non si vada ad importunarli o se vengono attaccati, il che è legittimo. Il ritorno dei diavoli è importante proprio per mantenere equilibrato e sano l’ecosistema essendo definiti dei veri e propri “spazzini” svolgendo un ruolo cruciale nel distruggere carcasse.
In questo periodo il team di Aussie Ark seguirà gli animali utilizzando collari radio e trappole fotografiche per monitorarne il comportamento.

Pubblicato da

Recent Posts

Robert Eggers trasforma “A Christmas Carol”: un Natale inquietante diretto dal maestro del brivido

Il regista di Nosferatu firma un adattamento cupo del classico Dickens con Willem Dafoe nel…

%s giorni fa

Superman avrà una scena post-credits ben studiata da James Gunn: non un teaser forzato ma un momento potente

Il regista DC promette un finale extra “a sorpresa” che emozioni senza scaricare spoiler su…

%s giorni fa

Elio: il nuovo film Pixar tra risate e avventure spaziali | In arrivo al cinema il 18 giugno 2025

In arrivo nelle sale italiane il 18 giugno 2025, Elio si prepara a trascinare il…

%s giorni fa

The Last of Us 3, le novità sono clamorose: cambia volto e cuore | La storia riparte da Abby, ma Ellie resta centrale

La nuova stagione della serie HBO promette colpi di scena, vendette incrociate e una guerra…

%s giorni fa

Romería chiude la trilogia di Carla Simón: viaggio doloroso nelle radici familiari tra silenzi e redenzione

La regista di Alcarràs torna a Cannes con una storia intima che unisce vergogna, identità…

%s giorni fa

The History of Sound: Paul Mescal e Josh O’Connor in un dramma d’amore che non riesce a far vibrare le emozioni

Il film di Oliver Hermanus, presentato in concorso a Cannes 2025, propone un’estetica impeccabile ma…

%s giorni fa