Qui rido io è stato presentato in anteprima alla 78a edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Il film offre al pubblico un’istantanea sulla vita di Eduardo Scarpetta e più precisamente si sofferma su un anno particolare nella vita del comico e commediografo napoletano, il 1904, nella fase di declino della sua carriera. Qui rido io è stato tra i film più attesi e apprezzati della Mostra con un grande seguito anche nelle sale che sono ritornate alla capienza del 100% proprio lo scorso autunno in corrispondenza con l’uscita del film che ha segnato, insieme ad altri, il tanto atteso rientro nella sala cinematografica.
I fan di Mario Martone e Tony Servillo che non hanno potuto vedere Qui rido io al cinema potranno presto vederlo in streaming.
(Se vuoi leggere la recensione completa del film la trovi a questo link)
Qui rido io si potrà vedere comodamente da casa a partire dal 26 gennaio. Il film sarà disponibile per tutti gli utenti Sky Cinema e in streaming su NOW.
Nell’attesa che il 26 gennaio si avvicini, però, è già possibile noleggiare o acquistare Qui rido io su Youtube per 3.99 € oppure acquistare la copia del film da tenere nella propria videoteca per 9.99 €.
Anche Apple Tv mette a disposizione il noleggio del film per 4.99 € oppure l’acquisto per 11.99 € .
Siamo nella Napoli della Belle Époque, splendono i teatri e il cinematografo. Eduardo Scarpetta, (Toni Servillo), è il re del botteghino, le sue commedie sono le più seguite a Napoli e praticamente da solo ha costruito un impero nel mondo teatrale. Di umili origini, si è affermato grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca. Il teatro è la sua vita e attorno a questo gravita anche tutta la sua singolare famiglia, composta da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi, tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo. Nel 1904, al culmine del successo, Scarpetta si concede un pericoloso azzardo: realizza la parodia de La figlia di Iorio, tragedia del più grande poeta italiano del tempo, Gabriele D’Annunzio. La sera del debutto in teatro si scatena un putiferio: la commedia viene interrotta tra urla e fischi e Scarpetta finisce con l’essere denunciato per plagio dallo stesso D’Annunzio. Inizia così la prima storica causa sul diritto d’autore in Italia.
Gli anni del processo saranno logoranti per lui e per tutta la sua famiglia. Tutto nella vita di Scarpetta sembra andare in frantumi, ma con un numero da grande attore saprà sfidare il destino e vincere la sua ultima partita.
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