Cinema

Memory: un thriller con una sfumatura drammatica. Recensione

La storia di un sicario ormai prossimo alla pensione, stiamo parlando del thriller Memory.

Memory è il remake di un film belga del 2003 intitolato “La memoria di un assassino” e diretto da Eric Van Looy basandosi sull’omonimo romanzo poliziesco di Jef Geeraerts. La storia mette in parallelo le vite opposte, ma coincidenti, di un sicario e di un agente dell’FBI.

Il film narra le vicende di Alex Lewis (Liam Neeson, noto attore per i ruoli interpretati in film come “Unknown-Senza identità” e” Silence”), un sicario professionista ormai sull’orlo della demenza a causa dell’Alzheimer e Vincent Serra (Guy Pearce, conosciuto per film come “Il discorso del Re” e “Genius”), un agente dell’FBI consumato dal suo stesso lavoro.

Entrambi agiscono, anche se in maniera diversa, secondo la giustizia e il buon senso e infatti, i problemi per Alex iniziano quando lui si rifiuta di assassinare una tredicenne precedentemente salvata da Vincent, che era riuscito a strapparla via dal mondo della prostituzione minorile.

Declinando questo incarico, però, Alex dovrà difendersi dagli altri suoi ex colleghi sicari che vogliono eliminarlo per conto dell’influente imprenditrice immobiliare, nonché capo di questa organizzazione di assassini, Davana Sealman (Monica Bellucci, attrice e modella, che ha recitato in film come “Dracula di Bram Stoker” e “Asterix e Obelix-Missione Cleopatra”).

Questo è il punto di non ritorno per Alex Lewis, che cercherà vendetta contro l’organizzazione che lo aveva assoldato e che adesso vuole eliminarlo. Parallelamente, vediamo l’agente Vincent Serra seguire le tracce lasciate da Alex per trovare il responsabile dei crimini commessi in città e risolvere la questione in maniera più legale di quanto vorrebbe fare il sicario. I due uomini incroceranno spesso il loro cammino, costruendo così un rapporto insolito di rispetto e incompatibilità.

Capendo che entrambi agiscono secondo un codice etico, ovvero punire chi fa del male alle persone innocenti, l’assassino e il poliziotto cercano di aiutarsi a vicenda, ma rimanendo sempre nei loro rispettivi “campi lavorativi”. Questi due uomini, alla fine, porteranno a termine la loro missione, pagando un prezzo più o meno alto. Il loro destino si è incrociato molte volte ma la conclusione sarà diversa. Il film è diretto da Martin Campbell, regista conosciuto anche per “Lanterna Verde”, “Casino Royale” e “La maschera di Zorro”.

La produzione è di Welle Entertainment e Saville Productions, mentre la sceneggiatura appartiene a Dario Scardapane, noto anche per le saghe cinematografiche “Taken” e “Sicario” e per la serie tv “The Punisher”.

Memory è un film d’azione/thriller che segue la classica trama di tutti questi tipi di film: abbiamo un protagonista tormentato, che prende parte a numerosi scontri a mano armata e combattimenti corpo a corpo, segue un suo piano di vendetta contro qualcuno e alla fine ha la meglio, oppure viene sconfitto. Il filo conduttore dei film di questo genere è pressappoco questo, ma in Memory si notano anche delle sfumature un po’ diverse dal solito poliziesco: qui viene sottolineata l’importanza della memoria, di quanto questa ci possa aiutare o ingannare.

Il protagonista è affetto, infatti, dai primi sintomi di Alzheimer, sa cosa gli sta accadendo e che conseguenze dovrà affrontare perché suo fratello ha un livello avanzato di questa malattia ed è in cura presso una casa di riposo. Quindi Alex Lewis deve gestire la sua demenza prendendo delle pillole per continuare a lavorare ed essere lucido il più possibile.

Le inquadrature delle sue espressioni sofferenti e confuse mostrano bene il tormento e l’angoscia che questa patologia può causare e alcune scene molto significative ci mostrano come questa malattia può consumare una persona. Memory è un film che, oltre alle tipiche sparatorie e scene di combattimento, fa anche riflettere sugli aspetti importanti della salute mentale.

Se il vostro genere preferito è azione/thriller, con una buona dose di scontri, intrighi tra i personaggi e resa dei conti finale, allora questo è il film adatto a voi. Inoltre, se vi piacciono le storie d’azione con uno sfondo di riflessione su questioni più serie e importanti, dovete dare una chance a questo film. Per di più, Liam Neeson non delude mai e qui dimostra per l’ennesima volta di essere un attore con la A maiuscola.

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