Cinema

Mr Harrigan’s Phone: il film tratto dal racconto di Stephen King non convince. Recensione

Con l’avvicinarsi di Halloween le piattaforme di streaming stanno tirando fuori le “armi pesanti”, riproponendo titoli dell’orrore immortali e nuove uscite. Netflix non è da meno: insieme a Midnight Club, prevista come una delle serie che terrà incollati gli utenti questo autunno, è uscito anche Mr Harrigan’s Phone.

Il film è la trasposizione dell’omonimo racconto di Stephen King contenuto nella raccolta Se scorre il sangue. I fan di uno dei maestri dell’orrore attendevano trepidanti la pellicola, ma il risultato è stato meno entusiasmante di quello che ci si aspettava.

Craig è un ragazzino di 9 anni che la domenica, insieme al padre, partecipa agli eventi della Chiesa e spesso legge alcuni passaggi dai libri di culto. Durante una delle letture viene notato da John Harrigan, un vecchio miliardario che è tornato a vivere nella cittadina di Harlow per fuggire alla confusione cittadina.

Il signor Harrigan chiede al padre di Craig se il ragazzo può recarsi a casa sua durante la settimana per leggere libri per lui: il finanziere ha molti problemi di vista e non riesce più a farlo da solo. Il padre, seppur un po’ riluttante, accetta.

Craig inizia così a lavorare per il finanziere e tra i due si instaura un sentimento di amicizia e rispetto che dura per anni, fino a quando il ragazzo non comincia il liceo. Craig, dopo aver vinto 30mila dollari con un gratta e vinci regalatogli dal signor Harrigan, regala un iPhone all’anziano. Lui all’inizio non è convinto ma poi, scoprendo di poter tenere d’occhio le sue azioni in borsa con un semplice click, diventa entusiasta del regalo.

Poco tempo dopo il signor Harrigan muore. L’anziano non ha eredi e lascia 100.000 dollari a Craig, per supportare i suoi studi dopo il liceo. Durante il funerale dell’anziano, Craig infila l’iPhone del finanziere nel taschino della salma, così che venga seppellito insieme al suo defunto amico.

Nel frattempo Craig viene preso di mira dal bullo della scuola e, durante il ballo scolastico, viene picchiato duramente dal ragazzo. Con lo sconforto nel cuore, il protagonista telefona al signor Harrigan e, partita la segreteria, gli racconta dell’accaduto come se potesse confidarsi ancora con lui. Il giorno dopo il bullo viene ritrovato morto in circostanze misteriose e Craig riceve un messaggio da Harrigan sul suo telefono.

Mr Harrigan’s Phone prova a essere un film incisivo, ma non ci riesce. Classificato come horror si presenta in realtà come un teen thriller dal ritmo molto lento. Il che non sarebbe un male di per sé (vedasi la serie tv su Dahmer), ma in questo caso non riesce nell’intento di creare tensione o curiosità.

Mr Harrigan’s Phone

Il pregio della pellicola è di essere uno degli adattamenti più fedeli alle storie di King, tuttavia non è in grado di trasmettere la potenza racchiusa nelle parole scritte. Si percepisce che c’è un insegnamento sotto, ma si fa fatica a coglierlo tra i tanti (troppi) spunti che vengono proposti. È come se il film imboccasse tante strade senza poi percorrerne una fino in fondo.

Quello che doveva essere un racconto macabro di vendetta non è altro che una storia con poca anima, nonostante cerchi più volte di mostrarsi profonda. Finita la visione non ci sono angoscia né messaggi su cui riflettere; cosa che, al contrario, accadeva nel racconto di King.

Purtroppo Mr Harrigan’s Phone non è quel prodotto riuscito che tutti si aspettavano. Nonostante le ottime interpretazioni di Jaeden Martell e Donald Sutherland, il film non ha ottenuto il successo sperato.

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