Arte e Mostre

“BOOM 60! Era arte moderna”: l’arte moderna entra nelle pagine dei rotocalchi

L’arte moderna com’era raccontata dai settimanali e dai mensili di attualità illustrata è la protagonista di “BOOM 60! Era arte moderna”, la mostra dedicata all’arte tra i primi anni Cinquanta e i primi Sessanta e alla sua restituzione mediatica, tramite i popolarissimi canali di comunicazione di massa appena inaugurata al Museo del 900 di Milano fino al 12 marzo 2017, a cura di Mariella Milan e Desdemona Ventroni con Maria Grazia Messina e Antonello Negri.
Non una mostra come le altre ma un’ampia rassegna che vuole approfondire i temi dell’arte italiana del ‘900 arricchendo il percorso permanente con nuove sale espositive articolate tra Arengario e Piazzetta Reale in un allestimento firmato dall’Atelier Mendini.
Gli anni 50 e 60 sono universalmente riconosciuti come gli anni del “boom”, non solo quello dell’economia e dei consumi, ma anche quello delle riviste che raggiungono le loro massime tirature, con una diffusione di gran lunga superiore a quella dei quotidiani.
“Epoca”, “Tempo”, “Le Ore”, “Oggi”, “Gente”, “L’Europeo”, “Abc”, “L’Espresso”, “Vie Nuove”, “La Domenica del Corriere”, “La Tribuna Illustrata”,“Successo”, “Panorama”, “L’Illustrazione Italiana”, “Settimana Incom Illustrata”, “Lo Specchio”, “Settimo Giorno” e altri sono stati non solo un importante strumento di intrattenimento, nonché uno specchio fedele della mentalità e delle aspirazioni collettive, ma anche un’immagine dell’arte moderna e dei suoi protagonisti alternativa rispetto a quella della critica colta.
Articoli illustrati, fotoreportages, inchieste, vignette satiriche, fototesti, interviste, accenni nelle rubriche di cronaca spicciola e di posta, perfino in quelle di giochi enigmistici, fino al più classico formato della recensione mostrano da una parte  il desiderio di intrattenimento del pubblico e al suo gusto “pop”, in risposta alle classiche polarità culturali del cosiddetto “high and low”, nell’integrazione del tema dell’arte con quelli tipici di questo prodotto editoriale e avvicinare invece  il pubblico al mondo più “alto” dell’arte adattando il  linguaggio del rotocalco a questo tema in inchieste, articoli e rubriche di taglio più informativo e meno scandalistico.
Circa centoquaranta opere di pittura, scultura e grafica, scelte in relazione al particolare successo nella comunicazione di massa, dialogano infatti con le più diffuse illustrazioni fotografiche e televisive delle opere stesse e dei loro autori in quattro sezioni: “Grandi mostre e polemiche”, “Artisti in rotocalco”, “Artisti e divi”, “Mercato e collezionismo”. Una ricca sezione documentaria, come una grande “edicola” d’altri tempi, presenta invece nella sala Archivi del Museo, le riviste e i loro diversi modi di raccontare l’arte moderna, dalle copertine alle inchieste, dalle rubriche di critica alla pubblicità, dall’illustrazione all’uso dell’immagine fotogiornalistica, insieme a una selezione di opere tra cui Piazza del Duomo di Milano di Dino Buzzati.

Emilio Vedova, SOPRAFFAZIONE N. 1, 1960, tecnica mista, cm 145 x 145, Milano, Museo del Novecento Mondadori Portfolio /Electa, Luca Carrà – Museo del Novecento
Enrico Baj, MONTAGNA CON SOLE, 1957, cm 79 x 89 Milano, Museo del Novecento, Collezione Boschi Di Stefano © Comune di Milano, foto Mauro Ranzani
Holland, SENZA TITOLO (Il lato comico), in “L’Europeo”, XX, 45, 8 novembre 1964, p. 109
S. Ghiberti, SCRUTA IL SOTTOSUOLO IL PADRE DELLA PITTURA NUCLEARE, in “Gente”, II, 47, 15 novembre 1958, p. 52
a. e b. R. Biasion, GLI ENIGMI DELL’ARTE MODERNA ALLA BIENNALE, in “Oggi”, XIV, 26, 26 giugno 1958, pp. 48-51
Henri Matisse, ODALISCA, 1925, olio su tela, cm 46 x 38,5, Milano, Museo del Novecento, Collezione Jucker Mondadori Portfolio /Electa, Luca Carrà – Museo del Novecento
a. e b. C. Cederna, IL CARISSIMO BUFFET, in “L’Espresso”, IV, 9, 2 marzo 1958, pp. 10-11
Allestimento della mostra BOOM 60! Era Arte moderna, a cura di Atelier Mendini ©Stefano Bonomelli
Allestimento della mostra BOOM 60! Era Arte moderna, a cura di Atelier Mendini ©Stefano Bonomelli

Nella prima sezione, l’astrattismo, tra i cui campioni spiccano pittori “convertiti” come Capogrossi e Mafai; il lirico Birolli, il “furioso” Vedova, il grande sperimentatore Cagli; maestri riconosciuti dell’informale internazionale come Fautrier e Hartung o un giovane maestro come Gianni Dova con la sua “nuova figurazione”, emerge come eterno obiettivo polemico delle riviste popolari, un “incubo” di cui nei primi anni sessanta si annuncia con diffuso sollievo il declino.

Massimo Campigli, RITRATTO DI GERMANA MARUCELLI, 1952, olio su tela, cm 53,4 x 68,2, Milano, Collezione privata (courtesy Archivio Germana Marucelli, Milano) Foto Marcello Gobbi
U. di Aichelburg, IL FUNGO DI LUNGA VITA, in “L’Europeo”, X, 48, 28 novembre 1954, p. 17
Germana Marucelli, ABITO DA COCKTAIL, TIPOLOGIA BOUTIQUE “LA MARUCELLIANA”, 1961, Collezione 1962, taffetas di seta con motivi ideati e dipinti a mano da Paolo Scheggi, Collezione privata (courtesy Archivio Germana Marucelli, Milano)more
Paolo Scheggi, GIOIELLI, COLLANA E ORECCHINI, parure creata per Germana Marucelli, 1963, Collezione A/I 1963-64, oro, Collezione privata (courtesy Archivio Germana Marucelli, Milano)
Roberto Crippa, SPIRALI, 1951-53, olio su tela, cm 90 x 100, Comune di Bergamo - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Dono Davide Cugini, 1992. Foto Studio Da Re, Bergamo
ACROBAZIE SPAZIALI, in “Le Ore”, X, 500, 13 dicembre 1962, pp. 12-13
Maurice Utrillo, ANCIEN DOMAINE DE GABRIELLE D’ESTRÉES, 1914 circa, olio su cartone, cm 105 x 75, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Su concessione della Fondazione Torino Musei (Studio Gonella, 1996)more

La sezione Artisti in Rotocalco presenta il modo in cui, invece, le riviste popolari rappresentano gli artisti di successo: Picasso, “l’immortale da vivo”; i maestri della Parigi di inizio secolo, da Modigliani a Chagall; i grandi maestri del Novecento italiano, da Carra` a De Pisis a Morandi e Sironi; Fontana, “l’astronauta dell’arte”; Guttuso, “il pittore della realtà”, che all’edicola e alle riviste di attualita` ha dedicato una serie di opere; Annigoni, “il pittore delle regine”; gli istrionici “professionisti del genio”: Dalí, De Chirico e Mathieu; i naïfs, “fratelli del Doganiere”; i “principi pittori” come Enrico d’Assia. Sui rotocalchi, con il loro giornalismo per lo più di evasione che amplifica miti, costruisce fiabe e dà volto e corpo ai desideri dei lettori, i temi dell’arte si intrecciano spesso e volentieri con la presenza di celebrità del cinema, della televisione, della canzone.

L’HANNO VISTA IN VENTISEI MODI, in “Settimana Incom Illustrata”, VIII, 9, 26 febbraio 1955, pp. 4-5. Fotografie: Giancolombo
Aligi Sassu, LOLLOBRIGIDA, 1955, olio su tela, cm 100 x 67,5, Milano, Fondazione Helenita e Aligi Sassu Archivio Fondazione Helenita e Aligi Sassu, Milano
a. e b. VUOLE SPECCHIARSI IN 10 RITRATTI, in “Tempo”, XVII, 10, 10 marzo 1955, pp. 34-35
a. e b. VUOLE SPECCHIARSI IN 10 RITRATTI, in “Tempo”, XVII, 10, 10 marzo 1955, pp. 34-35
Bettina [Elisabetta Bubola], RITRATTO DI GINA LOLLOBRIGIDA, 1955, olio su tela, cm 130 x 70, Milano, Museo del Novecento, Collezione Boschi Di Stefano © Comune di Milano, foto Luca Postini

 

Nella sezione “Artisti e divi” vediamo attrici come Anna Magnani, protagonisti del teatro come Eduardo De Filippo e giovani divine del balletto come Carla Fracci affollare gli studi dei pittori e divi come Kirk Douglas, Sofia Loren e Monica Vitti si fanno fotografare con le loro ricche collezioni d’arte moderna oppure mentre si dedicano all’arte in prima persona. In tempi di “boom”, si affaccia da protagonista un nuovo interesse per il mercato dell’arte moderna e il collezionismo, in linea con l’ottimismo del “miracolo economico”. The last but not the least, la quarta ed ultima sezione ci illustra il periodo che va dalle prime grandi aste italiane, organizzate a Milano nel novembre 1961 dalla neonata Finarte e dalla Galleria Brera,  registrate soprattutto come fenomeno di costume e variante del gioco di borsa per nuovi ricchi, alla divizzazione degli artisti arrivati al successo commerciale, la cosiddetta “bohème in fuoriserie”.

Infobox
BOOM 60! Era arte moderna
18 ottobre 2016 – 12 marzo 2017
Museo del Novecento,
via Marconi 1, Milano

ORARI
lunedi` 14.30 – 19.30
martedi`, mercoledi`, venerdi` e domenica 9.30 – 19.30
giovedi` e sabato 9.30 – 22.30

BIGLIETTO
(l’ingresso alla mostra comprende anche la visita al museo)
– intero 10 €
– ridotto 8 €
– ridotto speciale 6 €
Audioguide mostra e museo: 3 €
INFO
Tel. 02.88444061
www.museodelnovecento.org

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