Sono i vizi e le consuetudini che, una volta divenuti routine quotidiana, ripetiamo in maniera automatica, quasi scontata, e si trasformano in tradizione, i protagonisti di “My good old habitus“, la nuova mostra degli artisti italiani Joys e Peeta, a cura di Giuseppe Pizzuto, presentata da Wunderkammern nella sua sede milanese, dal 10 maggio al 10 giugno 2016.
Joys, padovano classe 1974 ha cominciato la sua carriera come writer negli anni ‘90, incentrando la sua ricerca sul lettering. Nel tempo le lettere hanno subito una rielaborazione che le ha trasformate in vere e proprie strutture visive astratte che coinvolgono l’osservatore e generano multiple percezioni.
Peeta, classe 1980, vive e lavora a Venezia. Con una formazione in scultura e design industriale, ha elaborato una pittura tridimensionale nella quale il lettering, invece acquista volume definendo figurazioni astratte ( un’ ossimoro artistico) estremamente dinamiche e fluide, riflesso della personalità e delle sensazioni dell’artista.
In “My good old habitus” Joys e Peeta mettono a confronto la loro rispettiva ricerca artistica ed estetica, metafora delle loro abitudini e tradizioni, per dimostrare che nonostante le differenze, e soprattutto grazie ad esse, è possibile arrivare a una perfetta sintesi e unione dei loro stili artistici. In mostra opere su vetro retro dipinto di Joys e opere a tecnica mista su tela di Peeta, oltre che ad alcune tele create a quattro mani.
INFO:
Joys e Peeta
My good old habits
mercoledì 10 maggio, 18.30 – 21.30
Wunderkammern, Via Ausonio 1A, Milano
Ingresso libero
orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 11 alle 19
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