Arte e Mostre

La mostra di Wes Anderson e Juman Malouf finalmente arriva in Italia

Wes Anderson & Juman Malouf davanti all’opera La Torre di Babele di Pieter Bruegel il Vecchio © KHM-Museumsverband, fotografia: Rafaela Proell.

È in arrivo in Italia, precisamente alla Fondazione Prada di Milano, una di quelle mostre da non perdere per nessuna ragione al mondo. Si tratta dell’esposizione “Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori”, il progetto espositivo concepito da Wes Anderson e dalla moglie Juman Malouf, illustratrice e scrittrice di talento, in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove è stato presentato nel novembre del 2018.

Dal 20 settembre al 13 gennaio sarà possibile ammirare, presso gli spazi della Fondazione, una seconda versione più estesa per superficie espositiva e per numero di opere selezionate.

Il concetto dietro questa esposizione è la libertà espressiva più assoluta, al di fuori di ogni logica istituzionale: nessun limite spazio-temporale, nessuna regola nella selezione e archiviazione degli oggetti. Il risultato è qualcosa di incredibile: un viaggio nel tempo che parte nel 3000 a.C. e arriva fino al 2018.

La mostra riunisce 537 opere d’arte e oggetti selezionati dal regista e dall’illustratrice, designer e scrittrice, provenienti da 12 collezioni del Kunsthistorisches Museum e da 11 dipartimenti del Naturhistorisches Museum della capitale austriaca. Il titolo rende omaggio a una delle opere esposte, Il Sarcofago di Spitzmaus, una scatola di legno egiziana che contiene la mummia di un toporagno del IV secolo a.C.

La scelta delle opere ovviamente segue un approccio non accademico e interdisciplinare, a guidare Wes e Juman sono le suggestioni visive e cromatiche, le atmosfere e le connessioni suggerite dalle caratteristiche intrinseche ed estrinseche delle opere, assecondando il fascino per le cose strambe che anima l’arte tanto dell’uno quanto dell’altra.  Dimostrazione non solo di una conoscenza approfondita dei due musei da parte di Anderson e Malouf, ma anche testimonianza risonante e inattese tra i lavori raccolti e gli universi creativi dei due artisti.

Una mostra che accende molte riflessioni mettendo in discussione i canoni classici del collezionismo artistico e sgretolandone le fondamenta del concetto stesso.

Exhibition view © KHM-Museumsverband

Recent Posts

Project Hail Mary, il film tratto dal bestseller di Andy Weir entusiasma lo scrittore: “Un adattamento incredibile”

Il nuovo kolossal di fantascienza con Ryan Gosling convince già l’autore del romanzo originale e…

%s giorni fa

So Cosa Hai Fatto, il reboot che non convince: nostalgia forzata e poche idee per il ritorno del cult slasher

Il film tenta di riportare in vita l’iconico horror anni ’90, ma il risultato è…

%s giorni fa

Happy Hours, Katie Holmes e Joshua Jackson di nuovo insieme sul set per un film che profuma di nostalgia | Ecco cosa sappiamo

Dopo anni di attesa, i due ex protagonisti di Dawson’s Creek tornano a condividere lo…

%s giorni fa

Festival di Venezia 2025, ufficializzate le date: il cinema mondiale si prepara a sbarcare al Lido | Cosa aspettarsi

Annunciate le date della prossima Mostra del Cinema di Venezia: il Lido si prepara ad…

%s giorni fa

I Fantastici Quattro – Gli inizi rivoluziona i supereroi Marvel con un nuovo tono e un cast sorprendente | La recensione

Il reboot più atteso dell’anno ridefinisce i confini del Marvel Cinematic Universe: meno effetti spettacolari,…

%s giorni fa

Le auto usate più popolari per i collezionisti e appassionati di auto d’epoca

Le auto d'epoca non sono solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria…

%s giorni fa