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Notturno di donna con ospiti al Piccolo Bellini di Napoli

Ph Tommaso Le Pera

È di scena al Piccolo Bellini fino 3 novembre Notturno di donna con ospiti dal testo di Annibale Ruccello. Si tratta di uno studio sulla versione del 1982 per la regia di Mario Scandale.

Notturno di donna con ospiti è la prima tappa del percorso del Bellini su Ruccello. In questo caso troviamo in scena Arturo Cirillo insieme ad alcuni giovani attori diplomati dell’Accademia “Silvio D’Amico”, in un allestimento in forma di studio in cui Mario Scandale ha deciso di recuperare uno dei testi più dolenti e tormentati dell’autore stabiese riprendendone liberamente una versione precedente a quella definitiva. Il giorno del compleanno di Adriana, che compie cinquant’anni, diventa lo scenario in cui prendono corpo e vita i desideri che si trasformano in sogno e poi in incubo. Visioni generate da una profonda solitudine. Le citazioni metateatrali si alternano alle visioni in cui l’Uomo, o meglio l’attore (Arturo Cirillo), si trasforma in Adriana e, senza travestimento, piomba in un sonno che può avere le caratteristiche della morte.

Ph Tommaso Le Pera

La messa in scena è colorata e vintage dai costumi agli elementi di scena. L’uomo (Arturo Cirillo) entra con una valigia come se arrivasse da un lungo viaggio, è così? o stiamo osservando l’attore che si prepara? Sembra debba vestire i panni di una donna poiché indossa una collana di perle e un rossetto ma di fatto rimane con gli abiti maschili. Aggiunge soltanto una pancia finta per simulare una gravidanza. Prende una torta di compleanno vi pone sopra una candelina e soffia fingendo che vi sia qualcuno che lo/la sta festeggiando. Tutto il prologo così costituito è muto e sembra durare fin troppo. Il personaggio si addormenta e qui inizia l’azione.

Ph Tommaso Le Pera

L’uomo/donna, Adriana, si sveglia di soprassalto con il marito che le chiede la cena per andare a lavoro. I due parlano per poco dei figli e poi lui se ne va. Qui inizia quello che sarà il tormentone di Adriana per tutto lo spettacolo. “Alfredino teneva un poco di tosse e lei stava preoccupata assai”. Adriana rimane sola per poco tempo finché non si presentano a casa, con una scusa due personaggi ambigui che sostengono lei abbia vinto un premio come millesimo cliente del loro supermercato. Da questo momento in poi si percepisce un senso di morte e di pericolo che tuttavia non viene mai esaurito. Ci aspettiamo da un momento all’altro che accada qualcosa ma sembra che questo “qualcosa” non avvenga mai.
In breve Adriana viene sopraffatta da queste figure che tormentano il suo sonno e che hanno potere su di lei.
Ciò che viene fuori da questa messa in scena è una grande solitudine del personaggio che, pare, si sia inventato un alter ego femminile con marito e figli pur di riempire una vita piena di conflitti in cui sicuramente il tormento più grande è il rapporto con i genitori che qui vengono rappresentati quasi come la voce della coscienza.
Il padre compare addirittura nel finale sottoforma di fantoccio. Questo espediente forse è inutile dal momento che era stato sufficiente fino a quel momento sentirne la voce. La madre per esempio compare sottoforma di ombra dietro il velatino che fa da sfondo.

Ph Tommaso Le Pera

L’interpretazione dei giovani attori che hanno partecipato allo studio è effettivamente accademica e forse ancora acerba. Ma il compito è portato a termine senza troppe sbavature.
E’ di sicuro evidente che da tutti i punti di vista si tratta di uno studio e quindi di un lavoro su cui si può ancora intervenire.

Piccolo Bellini, dal 22 ottobre al 3 novembre
con Arturo Cirillo, Massimiliano Aceti, Simone Borrelli, Giulia Gallone, Giacomo Vigentini, Giulia Trippetta e Giovanni Ludeno (Voce Padre), Antonella Romano (Voce Madre). Le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi e le luci di Pasquale Mari.

Orari: feriali ore 21:15 – domenica ore 18:30 – giovedì 24 ottobre e sabato 2 novembre ore 19:00
Prezzi: 18€ intero – 15€ ridotto – 10€ under29

 

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