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Emma Dante torna al piccolo con Misericordia, uno spaccato di cruda realtà della società

ph©MasiarPasquali

Dopo l’esperienza “senza parole” di Bestie di scena, spettacolo con il quale è iniziata la collaborazione artistica con il Piccolo, Emma Dante porta nuovamente sulla scena un silenzio, quello delle donne. Lo fa con una favola contemporanea, Misericordia, al Teatro Grassi per oltre un mese di recite, dal 14 gennaio al 16 febbraio.

«Misericordia racconta una realtà squallida, intrisa di povertà, analfabetismo e provincialismo, esplora l’inferno di un degrado terribile, sempre di più ignorato dalla società». Così Emma Dante introduce il nuovo spettacolo, coprodotto dal Piccolo Teatro con Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale e Teatro Biondo di Palermo.

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La regista siciliana torna alla sua lingua, al suo stile, al suo universo emotivo, per raccontare la fragilità delle donne, la loro disperata solitudine. Grazie al teatro, restituisce la voce a creature che, nella società e nella storia, non ne hanno. Sono Anna, Nuzza e Bettina. Vivono in un tugurio fatiscente con un ragazzo menomato, Arturo. Durante il giorno, lavorano a maglia, confezionano “sciallette”; al tramonto si mettono sulla soglia di casa e offrono ai passanti i loro corpi cadenti. ‘U picciutteddu si muove frenetico nella stanza, non sta mai fermo. Ogni sera, alla stessa ora, va alla finestra per vedere passare la banda e sogna di suonare la  grancassa. Arturo non è figlio di nessuna delle tre, lo hanno preso a vivere con loro, ma a un certo punto della storia non lo possono più tenere: gli preparano la valigia e lo lasciano andare. Prima, però, gli raccontano chi era sua madre, Lucia la zoppa…

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Scrive di lei Emma Dante, nelle note di regia: «Era secca come un’acciuga e teneva sempre accesa una radiolina. La casa era china ‘i musica e Lucia abballava p’i masculi! Soprattutto per un falegname che si presentava a casa tutti i giovedì. L’uomo era proprietario di una segheria dove si fabbricavano cassette della frutta, guadagnava bene ma se ne andava in giro con un berretto di lana e i guanti bucati. Lo chiamavano “Geppetto”. Alzava le mani. Dalle legnate del padre nasce Arturo e Lucia muore due ore dopo averlo dato alla luce. Nonostante l’inferno di un degrado terribile, Anna, Nuzza e Bettina se lo crescono come se fosse figlio loro. Arturo, il pezzo di legno, accudito da tre madri, diventa bambino…»

INFO:
Misericordia
Piccolo Teatro Grassi
Via Rovello 2 – M1 Cordusio
dal 14 gennaio al 16 febbraio 2020

scritto e diretto da Emma Dante

Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo.

Le recite del 18, 25  gennaio e 1, 8, 15 febbraio 2020 sono sopratitolate in inglese. Sopratitoli a cura di Prescott Studio

Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro

Prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org

News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv

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