Ambiente

Cane colorato come una tigre con vernici tossiche e abbandonato

Un altro caso di maltrattamento inaccettabile sugli animali, un cane è stato colorato come se fosse una tigre con vernici tossiche e poi è stato abbandonato, l’appello delle associazioni infuriate è “Aiutateci a trovare i responsabili”.

Questo atroce episodio è successo in Malesia e le immagini sono state diffuse da Persatuan Haiwan Malaysia, l’associazione animalista di Kuala Lumpur che si adopera per la salvaguardia animale. Quando all’inizio l’animale è stato ripreso, di primo impatti sembrava davvero una tigre, ovvero un pericolo, se non fosse stato poi per quel musetto inconfondibile e per il suo atteggiamento estremamente pacifico che hanno fatto capire pochi attimi dopo che si trattava di un randagio.

Lo sconcerto è la rabbia del reporter, dopo aver capito la situazione, sono state forti perché questo è un autentico atto vandalico, una mortificazione per l’animale oltre a essere molto pericoloso sotto diversi aspetti, per il cane le vernici tossiche possono portare alla morte non solo per il rischio per pelo e pelle, ma anche perché possono compromettere polmoni e occhi, inoltre, conciato così, travestito da tigre, rischia di finire impallinato perché, scambiato davvero per una tigre che gironzola per i sobborghi di una non meglio identificata località malese, potrebbe apparire un vero pericolo per le persone che possono decidere di difendersi “da una tigre”. Purtroppo invece rappresenta drammaticamente solo l’ennesimo caso di maltrattamenti sugli animali che avvengono quotidianamente e la Malesia non è insolita a questo tipo di vigliaccate. Infatti, era già successo a novembre 2019 quando randagio era stato totalmente colorato, dalla punta del naso alla punta della coda, con una vernice verde, le sue foto in lacrime avevano fatto il giro del web e ancora oggi sono un vero pugno nello stomaco.

 

A questo proposito l’associazione animalista ha lanciato un appello sui social perché si arrivi a trovare i colpevoli, o meglio dire, i carnefici di questo assurdo e crudele gesto che non ha alcun senso se non il “perverso divertimento” di mettere a rischio la vita di un animale innocente, “chi sa, ha il dovere di parlare. E promette una ricompensa a tutti coloro che contribuiranno a fare chiarezza sull’accaduto”.

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