Cinema

My Policeman: un film che mostra come l’amore può distruggere e annullare le persone. Recensione

La storia di tre ragazzi così legati tra loro tanto da fondersi e diventare una sola persona, per poi auto annientarsi a vicenda.

My Policeman è basato sull’omonimo libro di Bethan Roberts, pubblicato nel 2012, che trae ispirazione dalla vera e duratura storia d’amore tra lo scrittore inglese E.M. Forster e il poliziotto sposato Bob Buckingham. Nella realtà, i ruoli sono scrittore, infermiera e poliziotto; mentre nel film diventano gallerista, maestra e sempre poliziotto.

La storia racconta la vita di tre persone che rimarranno legate per sempre dalla fine degli anni ’50 fino agli anni ’90 e oltre. La giovane Marion Taylor (Emma Corrin da ragazza e Gina McKee da anziana) s’innamora di un ragazzo che è ritornato da poco in città per gli studi svolti, Tom Burgess (Harry Styles da giovane e Linus Roache da anziano). L’amore della giovane donna viene ricambiato e i due iniziano a frequentarsi.

Un giorno la coppia decide di visitare il museo e lì fanno la conoscenza di Patrick Hazlewood (David Dawson da giovane e Rupert Everett da anziano). La moglie, ritornando al presente dai suoi ricordi, decide di ospitare il vecchio e malato Patrick a casa loro, per curarlo e non mandarlo nelle discutibili case di cura.

Durante la sua permanenza, Tom non vuole neanche andare a salutare il vecchio amico, mentre Marion comincia a leggere i diari di Patrick, scoprendo diverse cose su di lui e anche su suo marito. Ad esempio, apprende che Tom conosceva già Patrick quando, da ragazzi, erano andati al museo. E, notizia ancora più importante, i due avevano una relazione proibita.

Marion ha sempre avuto dei dubbi riguardo a Patrick, sapeva quasi sicuramente che aveva delle tendenze omosessuali, ma non si aspettava di certo che suo marito si lasciasse influenzare da tale impudicizia. Leggendo i suoi diari, Marion continua a ricordare i bei tempi andati, rendendosi conto che anche all’epoca sapeva dei due uomini.

Infatti, durante la loro luna di miele, Tom perde la pazienza e urla contro Patrick (evidentemente stanco di vivere una doppia vita). Poco dopo, la moglie lo cerca per casa e scopre, invece, che suo marito si era appartato con il loro amico e che si stavano scambiando effusioni amorose. Vedendo le prove con i suoi stessi occhi, Marion non sa che cosa fare: le relazioni omosessuali erano proibite per legge all’epoca e si poteva denunciare qualcuno per questa ragione.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il viaggio a Venezia che i due amanti hanno fatto per rimanere finalmente soli e godersi la reciproca compagnia, usando come scusa per Marion il fatto che Tom sarebbe stato l’assistente del gallerista. Spinta dall’amore per Tom e dalla volontà di riportare suo marito “sulla retta via”, Marion sceglie di denunciare anonimamente Patrick, per eliminarlo dalle loro vite definitivamente.

Decisione che la tormenterà per tutta la vita e che l’ha spinta ad accogliere l’amico malato in casa propria. Quando Marion e Tom affrontano l’argomento da giovani, lui non vuole sentire ragioni, vuole metterci una pietra sopra, negando i trascorsi passionali avuti con il gallerista e impone alla moglie di non parlarne mai più.

L’argomento rimane tabù fino a quando Patrick non rientra nelle loro vite per volontà di Marion che prenderà l’ennesima decisione, ma questa volta non sarà egoista come da giovane, ma, anzi, prenderà una decisione molto altruista. Il film è diretto da Micheal Grandage, noto regista per film come “Genius”. La produzione del film è degli Amazon Studios, MGC Entertainment e Indipendent, mentre la sceneggiatura appartiene a Ron Nyswaner.

My Policeman è un film di genere drammatico/sentimentale che mette a nudo un triangolo amoroso impensabile per gli anni ’50. Il racconto passa sempre dal presente (grigio, spento e stanco) al passato (colorato, brillante e vivace).

Vengono presentati tre punti di vista: quello della moglie che ha occhi solo per Tom; quello del marito che deve capire che cosa vuole realmente, per poi optare per una vita da copertura per l’epoca e quello del gallerista che pensa unicamente al suo poliziotto, dando poca importanza alle leggi e seguendo il suo cuore.

La narrazione che mostra al pubblico le loro vite tra passato e presente è gradevole, perché fa capire tassello per tassello chi sono realmente i personaggi e quanto si vogliano bene a vicenda. Per enfatizzare il loro rapporto, nel film ci sono anche delle scene a luci rosse inutilmente esplicite (sia dei due uomini che della coppia sposata) che senza queste sarebbe stato un film ancora più interessante e profondo.

Bastava solamente far intuire che cosa stesse per accadere e che cosa era appena finito, non è necessario mostrare l’inizio, il mentre e la fine. Ad ogni modo, scene carnali a parte, è una pellicola che fa riflettere.

Se siete un pubblico romantico, o anche persone interessate a storie particolari e commoventi, questo film dovrebbe essere nella vostra lista. Inoltre, per chi fosse fan della vecchia boy band One Direction, troverà piacevole anche la partecipazione di Harry Styles.

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