Cinema

Il giorno perfetto: un film che manderà in tilt la vostra mente. Recensione

Anche se avessimo la possibilità di mangiare una bistecca cotta al punto giusto tutto il giorno tutti i giorni, dopo un po’ di tempo si stancherebbe anche la persona più abitudinaria del mondo. Qui, il concetto è pressappoco il medesimo.

Il giorno perfetto, il cui titolo originale è Meet Cute, è un film che riprende il nocciolo della trama da altre pellicole uscite in precedenza. Come succede spesso, d’altronde; però qui si è aggiunto un tocco inaspettato verso la metà del primo tempo.

La storia è incentrata su Sheila (Kaley Cuoco, nota attrice per il ruolo di Penny nella serie tv The Big Bang Theory), una ragazza affascinante che decide di entrare in un bar per bere qualcosa e vede la persona che la farà innamorare perdutamente. Dopo un po’ che fissa questo ragazzo, Sheila decide di avvicinarsi a lui per offrigli da bere e questi accetta.

Il ragazzo in questione si chiama Gary (Pete Davidson, attore conosciuto per film come Giovani e felici e The Suicide Squad-Missione suicida) ed è molto timido e riservato, tanto da avere il ruolo passivo nell’azione di seduzione da parte della ragazza. Ad ogni modo, i due si piacciono fin da subito, sentono che c’è un feeling eccezionale, quasi anormale, come se Sheila potesse leggere nella mente di Gary oppure come se lo conoscesse da anni.

Ipotesi non del tutto da escludere perché quasi immediatamente dopo le loro prime botte e risposte, lei gli confessa che viene dal futuro, ma da uno non troppo lontano; infatti, Sheila è in grado di viaggiare indietro nel tempo solamente di 24h. All’inizio, Gary sta al gioco, credendo che la ragazza stia solo scherzando e decidono di passare la serata insieme.

La coppia va a mangiare in un ristorante indiano, prendono un gelato dai gusti un po’ bizzarri e passeggiano per le vie di New York raccontandosi e scoprendosi l’un l’altra. Parlano della loro infanzia, della loro vita attuale ma, alla fine, esasperato dall’insistenza di Sheila nel ripetere che viene dal futuro, il ragazzo si stufa e la lascia nel bel mezzo di una strada. Ma lei non demorde: Gary è l’amore della sua vita e farà di tutto per rivivere numerose volte quella serata perfetta.

Così, ritorna al salone di bellezza, dove si trova la macchina del tempo (un lettino abbronzante) e torna indietro di un giorno, per ricominciare tutto daccapo. Dopo averlo fatto per 365 giorni consecutivi, Sheila inizia a stufarsi del solito Gary, così decide di tornare indietro ad un giorno specifico dell’infanzia del suo amore per aiutarlo a non avere i futuri traumi che lo ridurrebbero com’è nel presente.

E così, una volta tornata nel presente per poi tornare indietro alla solita serata, Sheila scopre che il suo Gary è cambiato drasticamente. All’inizio le sta bene, ma poco dopo si rende conto che neanche così le piace. Da qui in poi, inizia un andirivieni di Sheila tra passato e presente per aggiustare Gary e renderlo perfetto per lei. Stranamente, però, nella mente del ragazzo restano dei rimasugli di ricordi e sensazioni rimastigli dagli innumerevoli giri nel tempo di Sheila, e così decide di usare lui stesso la macchina del tempo per aiutare direttamente la ragazza.

Infatti, Sheila è una giovane donna molto instabile mentalmente, che vuole anche suicidarsi, ed è ossessionata da Gary perché sostiene che lui è stata l’unica persona ad essere gentile con lei in tutta la sua vita. Il ragazzo, così, torna indietro in un giorno dell’infanzia di Sheila per vedere se riesce a sistemare le cose per entrambi nel presente.

Il film è diretto da Alexandre Lehmann, noto regista per film come Blue Jay e Paddleton. La produzione è della Yes, Norman Productions, Maven Screen Media, Anamorphic Media e Federal Films. La pellicola è visibile su Prime Video e la sceneggiatura appartiene a Noga Pnueli, che ha lavorato anche per il film Deborah (2022).

Il giorno perfetto è un film di genere commedia romantica ma anche con un tocco di noir. Infatti, è un film che ti strappa qualche risata, però è sempre un sorriso dolceamaro, dal momento che utilizza anche l’umorismo nero. Ad esempio, ci sono delle scene paradossali, ripetute più e più volte fino all’esaurimento che fanno ridere perché si nota come la ragazza si stia stufando sempre di più (comprensibilmente) e il ragazzo, invece, è tutto preso dall’uscita con questa bella giovane donna.

Il film è incentrato sul classico loop temporale, ovvero un arco di tempo più o meno lungo dove le azioni si ripetono uguali. Certamente, chi è l’artefice (diretto o indiretto) di questo loop temporale può decidere di cambiare piccoli dettagli per ottenere risultati diversi, ma alla fine non si riesce comunque a modificare nulla. Questa tecnica è stata usata molte volte sia in cinematografia che nel mondo videoludico fino a quello dei cartoni animati.

Lo scienziato Albert Einstein definisce la pazzia come il ripetere le stesse azioni più volte nella speranza che il risultato cambi e qui è la base del film. Infatti, Sheila è una persona non proprio sana di mente, depressa, ossessiva e suicida; quindi, è normale (per lei) comportarsi in questo modo. Anche se, alla lunga, il metodo stufa anche lei. Tuttavia, non molla la presa su Gary perché è la sua anima gemella. Questa pellicola scorre abbastanza bene, scene ripetute molte volte a parte, ma è inevitabile. Fortunatamente, per chi ha un po’ di umorismo nero, le troverà anche esilaranti.

In conclusione, per chi vuole trascorrere un’oretta e mezza circa a rivedere la stessa cosa moltissime volte e a divertirsi nel farlo, potrebbe dedicare un po’ di tempo a questo film. D’altra parte, non è sgradevole; anzi, benché tratti, a volte, di temi un po’ pesanti, è comunque una commedia romantica, e quindi leggera.

Inoltre, abbiamo una Kaley Cuoco che veste i panni importanti e profondi di Sheila; non più quelli sbarazzini e superficiali di Penny (anche se il personaggio di Big Bang Theory poi si evolve molto bene).

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