Arte e Mostre

Torna la Grande Arte al Cinema con “Raffaello – Il giovane prodigio”

Torna “La Grande Arte al Cinema”, un progetto originale di Nexo Digital che porterà in oltre duecento sale il docufilm Raffaello – Il giovane prodigio. Sarà possibile assistere alla proiezione di questa retrospettiva, dedicata al celebre pittore urbinate e realizzata con i media partners Sky Arte e Mymovies, solo nei giorni 21, 22 e 23 giugno.

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L’anno scorso, in concomitanza con una pandemia senza precedenti, cadeva l’anniversario del cinquecentenario di Raffaello Sanzio. Tuttavia, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, il calendario delle attività celebrative è stato spostato dal fisico al virtuale, se non addirittura posticipato. Una ragione in più per Massimo Ferrari – il regista del documentario – per proseguire le riprese, dando origine a “Raffaello – Il giovane prodigio”.

Questo non è il classico docufilm che narra in modo lineare il percorso professionale di un artista. Si tratta invece di un insolito tentativo di ibridare la verità storica alla fiction, grazie all’aggiunta di suggestive illustrazioni che affiancano le tradizionali interviste agli esperti e alle esperte di Raffaello. Realizzate da Giordano Poloni, le animazioni hanno lo scopo di approfondire i miti e i retroscena che sono stati particolarmente determinanti per l’operato di Raffaello.

Come si deduce dal titolo, il genio di Raffaello era esploso sin dalla tenera età, quando egli era un semplice fanciullo che aiutava il padre Giovanni nella sua bottega. Semplice sì, ma dal talento precoce. A otto anni risale il primo vero trauma da ragazzino: la madre muore, lasciando in lui un profondo senso di inquietudine. Si ritiene da sempre che a colmare il vuoto siano stati i disparati incontri che ebbe con le donne che avrebbe, poi, ritratto.

Ed ecco un altro punto di forza del docufilm firmato Massimo Ferrari: la storia del pittore di Urbino viene celebrata a partire dai suoi straordinari ritratti femminili, nonostante sia stata una delle più prolifiche carriere artistiche del Rinascimento italiano. Del resto, le opere d’arte di Raffaello sono in larga parte dovute alle donne con cui egli ebbe a che fare, da Elisabetta Gonzaga, a Giovanna Feltri, dalle svariate amanti alle potenti committenti. Tutte ugualmente muse ispiratrici, in grado di restituirgli un’esperienza di bellezza fuori dal comune.

Tra gli altri meriti del progetto vi sono, infine, la delicata e soave voce narrante di Valeria Golino. Le emozioni che scaturiscono dalla sua narrazione accompagnano lo spettatore nel viaggio alla ricerca della bellezza che Raffaello ha cercato di cogliere in ogni volto, in ogni sguardo, anche a costo di sacrificare la tranquillità dell’animo.

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