Arte e Mostre

Yokai: i mostri giapponesi invadono la città di Bologna | Recensione

Utamaro Kitagawa, Ragazza rapita dai Kappa (1960) xilografia policroma su carta da gelso 360×508 mm

A Palazzo Pallavicini di Bologna è arrivata la mostra Yokai. Le Antiche Stampe dei Mostri Giapponesi, fino al 23 luglio.

Spettrali figure si aggirano per la città di Bologna, figure fantastiche, creature antropomorfe, personaggi spaventosi e affascinanti, sono gli Yokai, i mostri giapponesi, proprio quei mostri che hanno ispirato i personaggi che ora si possono leggere nei manga e guardare negli anime.

Con Yokai. Le Antiche Stampe dei Mostri Giapponesi, potete immergervi nelle tradizioni e nella cultura del Sol Levante, conoscere una parte del loro incredibile passato per comprenderne il presente, una mostra immersiva che vuole trascinare il visitatore in un mondo sospeso tra realtà e fantasia.

La mostra presente a Bologna nella suggestiva cornice di Palazzo Pallavicini fino al 23 luglio, vuole sorprendere i visitatori, grazie al grande studio del curatore Paolo Linetti, che ci permette di svelare i segreti di questo mondo in un percorso immersivo realizzato da Vertigo Syndrome, che raccoglie stampe, libri antichi, armi e armature e non solo, anche un nucleo mai visto di 100 netsuke, quelle affascinanti e piccole sculture tradizionali in avorio.

La mostra vuole fin da subito far entrare il visitatore nella cultura giapponese a partire dall’orientamento delle opere, si vedranno infatti da destra verso sinistra, proprio come viene letto un manga. A proposito di manga, ci sono anche questi in mostra ma non quelli che siamo abituati a vedere in una fumetteria, con il termine manga infatti si intendeva originariamente “un’immagine divertente, fatta senza scopi seri”. In mostra sono esposti i quaderni manga di Hokusai insieme ad alcune sue xilografie: ci si immerge in un mondo fantastico certo, ma anche in un “mondo fluttuante”, l’ukiyo-e.

Il rituale delle 100 candele

Il primo assaggio di immersività lo si può avere con una prova di coraggio, un’antichissima prova fatta dagli stessi samurai, il rituale delle 100 candele. Un rituale che iniziava dopo il tramonto, quando l’animo è più suscettibile, quando è più facile percepire di essere osservati da strane presenze. I samurai si riunivano in una stanza illuminata solo dalla luce delle candele e ognuno di loro doveva raccontare ai compagni una storia di terrore popolata proprio dagli Yokai.

Una volta conclusa la storia, chi l’aveva narrata si alzava e spegneva una candela.
Si vivrà proprio questa esperienza, una sala illuminata solo dalla tenue luce delle candele accoglierà i visitatori, basterà sedersi sul tatami e ascoltare la storia di terrore che verrà raccontata, piano piano le candele si spegneranno e si potrà testare il proprio coraggio.

Dettaglio del rituale delle 100 candele

Sono proprio i mostri i protagonisti

Superata la prova, si proseguirà conoscendo da vicino tutte le varie sfaccettature di questi Yokai, questi mostri giapponesi, proprio grazie alle storie e alle leggende tramandate fino ad oggi. Storie tremende, in cui la vendetta trasforma le persone in mostri, in cui violente creature catturano e affogano i bambini, ma anche storie di eroi leggendari e di spiriti più vicini all’uomo, a volte simpatici a volte più dispettosi.

Ciò che affascina di queste storie è che spesso sono proprio i mostri i protagonisti, non abbiamo sempre cavalieri dall’armatura scintillante, non abbiamo sempre una morale che vuole insegnarci qualcosa e un lieto fine, tutt’altro, spesso queste storie parlano di gente comune la cui quotidianità viene spezzata, così all’improvviso.

A sinistra, Kuniyoshi Utagawa, Le volpi marito e moglie che giocano (1847) xilografia policroma.
A destra, Hiroshige Utagawa, Volpe di Kuzunoha che dice addio al figlio Seimei Abe (1847) xilografia policroma su carta da gelso

Da qui arrivano le storie di Hayao Miyazaki

È straordinario come questi racconti antichi siano arrivati, anche in forma rivisitata, fino ai giorni d’oggi, creando l’attuale cultura pop moderna. Il Kaiju, una bestia enorme proveniente dal mare, che troviamo anche rappresentata in mostra, possono riconoscerla tutti, è niente meno che Godzilla.

Le storie raccontate da Hayao Miyazaki trovano origine proprio da queste meravigliose stampe, un continuo scambio tra folklore giapponese e cultura pop che trova il suo punto d’unione alla fine, con le opere realizzate da Marga “Blackbanshee” Biazzi, famosissima illustratrice che ha rappresentato in chiave contemporanea gli Yokai e le storie più evocative.

Un mondo fantastico che ha ispirato la letteratura e il cinema, i manga, gli anime e i videogiochi. Un mondo tutto da scoprire in questa straordinaria mostra che promette di svelare tutti i misteri degli Yokai, i mostri giapponesi.

Yoroi (armatura) fine XIX secolo, ghisa, legno laccato, seta, oro e bronzo

INFO

YOKAI. Le Antiche Stampe dei Mostri Giapponesi
Palazzo Pallavicini Bologna – Via S. Felice, 24 Bologna
Dal 7 aprile al 23 luglio 2023

Orari:
Dal giovedì alla domenica, dalle 10:00 alle 20:00
Dal lunedì al mercoledì: solo gruppi su prenotazione
Aperture straordinarie

10 Aprile: 10:00 – 20:00
24 Aprile: 10:00 – 20:00
25 Aprile: 10:00 – 20:00
1 Maggio: 10:00 – 20:00
2 Giugno: 10:00 – 20:00

Dettagli di alcune statuette Netsuke della seconda metà del XIX secolo

Biglietti:
Fino al 23 aprile Biglietto Promo a 13€ (invece di 16,50€) e bambini sotto i 12 anni omaggio
Intero: 16,50€
Ridotto: 14,00€ (minori di 18 anni, over 65, accompagnatori di disabili)
Ridotto bambini: 5,00€ (6 – 12 anni)
Biglietti OPEN: 18,00€
Bologna Welcome Card e Card Cultura: 13,00€
Giovedì Universitario: 12,00€ (con tesserino)
Gratuito per bambini fino ai 6 anni, disabili con certificato, soci ICOM con tesserino, giornalisti e guide abilitate.

Sono ammessi animali di piccola taglia solo nell’apposito trasportino o in braccio

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