Collezione P/E 2015 di Yohji Yamamoto – Sensualità fuori dagli schemi

Una nuova esplosione “post-atmica” è la collezione P/E di Yohji Yamamoto, che come sempre propone un genere complicato, a tratti contorto e non solo in senso figurato, il risultato è decisamente bello e di forte impatto.
Yamamoto ha trovato la dimensione della sensualità senza dover sottolineare a tutti i costi la solita forma a clessidra del corpo femminile, il suo obiettivo è liberare le forme dagli schemi.

Il mondo di Yamamoto risulta grazioso e sensuale, i tagli degli abiti hanno forme comode, ma non risultano affatto innocenti, anzi rimandano una forte aggressività. Scivolano uno dopo l’altro, sulla passerella parigina, abiti in seta che accarezza gli esili copri delle modelle sulle note di un tango, mentre, lascive, le spalline cadono dalle spalle. Giacche che sembrano vestaglie con lacci da corsetto slacciate e trasparenze mai troppo accennate, giacche corte in jeans su corpi semivestiti, intrecci di tessuti e fili, cappotti asimmetrici e trasversali, gonne lunghe e morbide in contrasto con giacche cortissime e squadrate. A fare contrasto con il bianco e nero, che sono rimasti padroni della sfilata, un flash d’oro, così da tenere sempre il pubblico ipnotizzato.

Abiti asimmetrici, stratificazioni e tagli decisi, questi gli elementi che rappresentano la collezione P/E 2015 di Yamamoto per una donna che vuole essere libera dai canonici schemi del vestire.

A chiudere la sfilata, il bianco abito da sposa dalla gonna importante e ampia, con un corsetto ricoperto di fiori viola e perle, in testa un casco e alle mani candidi guanti bianchi. L’immagine che rimanda non è esattamente di “libertà sessuale” come tutta la collezione invece racconta, sarà mica che Yohji volesse lanciare un messaggio preciso verso il matrimonio?

Recent Posts

Silent Friend, l’enigma di Ildikó Enyedi tra filosofia, natura e silenzi che inquietano | In corsa a Venezia

Tony Leung e un ginkgo millenario al centro di un film che divide per radicalità…

%s giorni fa

Il Mostro, la serie Netflix che ricostruisce uno dei casi più oscuri d’Italia | Presentata a Venezia

Otto episodi per raccontare quarant’anni di indagini, paure e ossessioni in un true crime che…

%s giorni fa

Dead Man’s Wire, fuori concorso a Venezia 82. Gus Van Sant racconta un’esilarante storia vera

Con Dead Man’s Wire, presentato fuori concorso alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia, Gus…

%s giorni fa

Milano, al Castello Sforzesco arrivano Le Notti Bianche: il capolavoro di Dostoevskij in scena l’8 settembre

L’8 settembre un grande classico prende vita con la regia di Stefano Cordella e un’ambientazione…

%s giorni fa

Girl (Nühai) in concorso a Venezia 82 è un film delicato e commovente sui rapporti familiari

Siamo a Taiwan nel 1988 con una famiglia composta da padre, madre e due bambine…

%s giorni fa

Hateshinaki Scarlet, il dramma che trasforma l’ossessione in poesia visiva e dolore

Presentato in anteprima internazionale, il film di Yuichiro Sakashita racconta una relazione tossica con intensità…

%s giorni fa