Basic Instinct si reinventa: un reboot audace e provocatorio sta per decollare

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Joe Eszterhas torna alle penne, possibile ritorno di Sharon Stone: un reboot spinto e «anti‑woke» in arrivo

Nel cuore dell’estate arriva una notizia destinata a scuotere il panorama cinematografico: Basic Instinct, l’iconico thriller erotico del 1992, sta per tornare sul grande schermo in veste moderna. A guidare questa operazione sarà il suo stesso autore, Joe Eszterhas, che ritorna a vestire i panni di sceneggiatore per aggiornare la storia originale e confezionare un film “anti‑woke” sotto il marchio Amazon MGM Studios, in collaborazione con United Artists e il produttore Scott Stuber  .

Con un accordo milionario che potrebbe arrivare fino a 4 milioni di dollari, Eszterhas si prepara a riscrivere Catherine Tramell, la letale scrittrice interpretata da Sharon Stone nell’originale. Il cinema anni ’90 torna insomma sotto una luce pungente: quella di un thriller che ha fatto della sessualità e del potere i suoi marchi distintivi. Il reboot, definito “anti‑woke” da alcune fonti, promette di riportare il film nel dibattito pubblico, tra provocazione e riflessione sul contemporaneo giro politico‑sociale  .

Secondo le dichiarazioni raccolte da più fonti, Sharon Stone potrebbe tornare per un cameo nei panni della sua celebre Catherine Tramell, incarnando un ponte tra passato e presente della saga. Questa scelta riaccende l’attenzione sul personaggio e sulla sua figura ambigua, simbolo di liberazione, mistero e femminilità letale  .

L’eredità di un cult: tra scandalo e innovazione

Basic Instinct è stato molto più di un successo al botteghino: ha fatto discutere per la sua scena cult dell’interrogatorio, e per la rappresentazione controversa della bisessualità, sfidando tabù e aprendo un capitolo sul ruolo della sessualità nel cinema mainstream (). Ma il nuovo progetto non vuole limitarsi a rievocare, bensì proporre una riflessione aggiornata: in un’epoca in cui il termine “anti‑woke” genera scalpore, l’operazione punta a riaccendere il fuoco di tensioni da sempre sottese al genere.

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Prospettive e attese

Per ora non ci sono conferme su data di uscita o regista, ma il messaggio è chiaro: Basic Instinct torna, e vuole reinventarsi senza perdere la propria essenza provocatoria. La firma di Eszterhas assicura coerenza con l’originale, mentre l’ipotesi del ritorno di Stone aggiunge carica simbolica al progetto.

In conclusione, il reboot di Basic Instinct appare come un mix di nostalgia e audacia moderna. Tra provocazioni politiche, sexy thriller senza freni e celebrazione del personaggio di Catherine Tramell, il film punta a sorprendere nuovamente un pubblico maturo, pronto a discutere non solo di intrighi, ma anche di etica, genere e potere. Sul tappeto rosso dell’estate 2026 potrebbe salire un nuovo fenomeno: l’eredità di un thriller che fa ancora parlare, trent’anni dopo.