“Cucire il tempo”: Mantova riapre le Pescherie di Giulio Romano tra arte e trame di vita

Cucire il tempo” è il nuovo progetto espositivo che inaugura le Pescherie di Giulio Romano a Mantova, con il contributo artistico di sei artiste italiane. Un percorso narrativo, visivo e immaginativo particolare che raccoglie le bellezze della quotidianità, la semplicità dell’esperienza ordinaria tessendole in una trama personale, nata dalla sensibilità e dalla visione singolare di ogni artista.

Cucire il tempo
Cucire il tempo – Pescherie di Giulio Romano

Materiali diversi per creare, tessere, intrecciare: azioni simili ma con qualcosa di diverso che hanno lo scopo di narrare la quotidianità. Una narrazione visiva e sensoriale che include l’immaginario dell’artista e la sua personale visione. In esso il visitatore può riscoprire la propria esperienza, intessuta e rappresentata da questa varietà di proposte artistiche. L’esposizione “Cucire il tempo. L’arte come tessitura del quotidiano” consiste in quest’approccio astratto e immaginativo all’arte, che è mezzo per penetrare la realtà. Un percorso che accosta rappresentazioni particolari partendo da materiali semplici, comuni. Una rinascita del quotidiano, dell’umile che vengono valorizzati, trasformati. Questo progetto artistico è curato da Stefano Baia Curioni e Melina Mulas e inaugura le Pescherie di Giulio Romano a Mantova come spazio espositivo, dopo i recenti interventi di restauro che hanno restituito alla città il prezioso monumento dell’artista manierista. La mostra raccoglie e presenta al pubblico la ricerca di sei artiste italiane: Sonia Costantini e Maria Lai (7 –26 settembre 2021), Marta Allegri e Irene Lanza (28 settembre –17 ottobre 2021), Rosanna Bianchi Piccoli e Antonella Zazzera (19 ottobre –7 novembre 2021).

Cucire il tempo Pescherie
Sonia Costantini “AA19-15 blu J.S.B.” 2019 acrilici e olio su tela161x45 cm Proprietà dell’artista

La rassegna “Cucire il tempo” – promossa dal Comune di Mantova, Fondazione Palazzo Te e Fondazione le Pescherie di Giulio Romano, in collaborazione con Archivio Maria Lai e Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani (di seguito il programma espositivo 2021 di Palazzo Te), con il contributo PIC | Regione Lombardia e con il progetto grafico di Corraini Edizioni – nasce da un’idea di Melina Mulas: “Ho avuto la fortuna di conoscere alcune artiste, le ho incontrate perché le ho cercate, attratta dalla dimensione spirituale della loro ricerca, nel loro fare. Ognuna, in modo diverso, trasforma e alchimizza i temi e il tempo della propria vita, come fossero tessitrici”. Tessitura, nido, infanzia, ascolto, fiaba, narrazione, silenzio e radici sono dunque solo alcune delle parole d’accesso per la comprensione del lavoro di queste artiste, l’osservazione richiede un certo tipo di ascolto, di attesa e immersione. Un ritorno ad una dimensione personale reso possibile dal lavoro e dalla riflessione di queste artiste.

La prima tappa del progetto, dal 7 al 26 settembre 2021, ospita i monocromi inediti “D5 bianco” e “AA19-15 blu J.S.B.” della pittrice mantovana Sonia Costantini in dialogo con una selezione di opere di Maria Lai degli anni Novanta, che tre le varie opere, presenta la serie “Telaio di guerra” per la prima volta al pubblico. Accanto proseguendo, la mostra presenta il video del regista Tonino Casula che documenta la straordinaria azione relazionale sul territorio “Legarsi alla montagna”, realizzata da Maria Lai nel 1981 a Ulassai con gli abitanti del paese.

Cucire il tempo mostra Mantova
Maria Lai “Telaio di guerra” 1991 Serie di 5 opere Carta, inchiostro, filo 52×62 cm Gorgonzola, collezione privata Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2021

Le sei artiste presentate nel percorso espositivo tessono sia la gioia che il dolore –spiega Melina Mulas che le ha registrate e ritratte con la fotografia – rammendano ferite che generano bellezza, la guarigione e la gratitudine sono l’ordito della loro arte; più intessono e più aprono alla dimensione di libertà che unisce, con un filo, tutte le donne in un’antica sorellanza (…). C’è un aspetto, un ingrediente fertilizzante, nel lavoro di queste artiste, che è quasi impossibile esprimere a parole: l’umiltà, nel senso di humilis, dalla terra”. Tra i mattoni rossi degli ambienti delle Pescherie di Giulio Romano trovano spazio e significato i pensieri e le emozioni di queste artiste, tessitrici di storia, di esperienza semplice comunitaria. Il tempo viene catturato dalle trame per rappresentare il vero, la schiettezza, la naturalezza della vita.

Dopo il dialogo tra Maria Lai e Sonia Costantini, altri due momenti espositivi esplorano il tema del fare arte che “accoglie, cuce e riordina l’amore profondo per le proprie origini”: dal 28 settembre al 17 ottobre le trame di architettura dismesse di Marta Allegri e i ferri trasportati dal mare di Irene Lanza. Dal 19 ottobre al 7 novembre 2021 saranno protagonisti i misteri dei ricami dei bisquit di porcellana di Rosanna Bianchi Piccoli e i fili di rame stratificati di Antonella Zazzera. Il filo che attraversa il lavoro di queste artiste, che collega il visibile con l’invisibile, viene espresso nelle parole di Mariangela Gualtieri, presente in mostra con una poesia: “Questo abbiamo fatto / acciaio e carta. Tessiture di fili e di sostanze. /E questo siamo. Ultimo abbozzo/ prima dell’umano”.

Mostra Mantova Pescherie
Sonia Costantini “D5 bianco” 1993 tempera all’uovo e olio su lino70x75 cm Proprietà dell’artista

“Cucire il tempo” trova casa presso un luogo d’eccezione, Pescherie di Giulio Romano, l’unico edificio italiano a conservare ancora nella facciata le tecniche originali del grande architetto rinascimentale. Dopo aver conosciuto un lungo periodo di abbandono, il monumento è oggetto di un restauro realizzato grazie alla nascita della Fondazione delle Pescherie di Giulio Romano, costituita dall’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e da un gruppo di privati cittadini. L’intervento e questa collaborazione hanno trasformato le Pescherie in un luogo di dialogo tra le culture e di scoperta del patrimonio storico e artistico del territorio di Mantova e Sabbioneta. Questo progetto di recupero a tutto tondo è guidato da valori precisi: collaborazione tra privato e pubblico, rispetto del patrimonio artistico, volontà di investire nella cultura come canale di sviluppo e di arricchimento collettivo. Valori che potranno rendere quello delle Pescherie un modello di Rinascimento Culturale, sostenibile e replicabile.

In contemporanea alla mostra, da mercoledì 8 a domenica 12 settembre 2021, torna per la diciassettesima edizione “Arte sull’acqua”, l’evento di arte contemporanea sul Rio curata dall’associazione Non Capovolgere Arte Contemporanea, che da sempre sostiene le Pescherie. Protagoniste saranno le installazioni di Lorella Salvagni e Antonella De Nisco, che ogni sera, dalle 21 alle 23, dialogheranno con la musica di Elena Terragnoli. L’evento è presentato dal testo critico di Donata Negrini; l’organizzazione e l’allestimento sono a cura di Ambra Alario.

L’esposizione “Cucire il tempo” e questa ripresa culturale e sociale delle Pescherie di Giulio Romano testimoniano il grande valore dato all’arte e alla storia racchiusa. Una storia che torna vivida in un monumento importante e una storia che si fa personale, umile e preziosa nelle opere esposte. A Mantova la quotidianità trova un nuovo modo per aprirsi, in un tempo diverso da quello cronologico, per tessere nuove narrazioni e nuovi orizzonti di vita inaspettati e imprevedibili.

INFO:

Cucire il tempo. L’arte come tessitura del quotidiano

Mantova, Pescherie di Giulio Romano

A cura di Stefano Baia Curioni e Melina Mulas

Sonia Costantini e Maria Lai: 7 – 26 settembre 2021

Marta Allegri e Irene Lanza: 28 settembre – 17 ottobre 2021

Rosanna Bianchi Piccoli e Antonella Zazzera: 19 ottobre – 7 novembre 2021

Ingresso libero venerdì 16.00 –20.00 sabato e domenica 10.00 –12.30 | 16.00–20.00 oppure su appuntamento

segreteria@fondazionepalazzote.it

Aperture straordinarie dal 8 al 12 settembre 2021 in occasione di Festivaletteratura: mercoledì, giovedì e venerdì anche nel pomeriggio dalle 16.00 alle 20.00.

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