Ticket to Paradise: un biglietto in prima classe per delle risate assicurate. Recensione

Una coppia di ex coniugi si alleano contro la figlia per evitare che commetta un grosso errore.

Ticket to Paradise è una commedia che ci riporta indietro agli anni ’90 per il suo stile classico e romantico: una coppia divorziata ripone le armi solamente per impedire alla figlia di rinunciare al suo futuro.

Il film vede Georgia e David Cotton (rispettivamente Julia Roberts e George Clooney, due noti attori per film come “Pretty Woman” e la saga di “Ocean’s”), divorziati da 5 anni, che però si vedono costretti a incontrarsi di nuovo per la laurea della loro figlia Lily (Kaitlyn Dever).

Al termine della cerimonia, i genitori salutano la figlia all’aeroporto e ritornano alle loro rispettive vite, pensando di non doversi incontrare tanto presto. Ma, ovviamente, non sarà così. Infatti, durante la sua permanenza a Bali, Lily fa la conoscenza di un ragazzo locale di nome Gede (Maxime Bouttier), tra i due scoppia la passione e decidono di sposarsi nell’immediato futuro, anche se si sono incontrati da appena un mese circa.

Lily lo comunica al padre che avvisa la madre, costringendo i due ex coniugi ad interrompere i loro rispettivi lavori (architetto lui, gallerista lei) ed impedire alla figlia di commettere il loro stesso errore, ovvero rinunciare alla propria carriera per amore. L’ex marito e l’ex moglie arrivano in Indonesia e decidono di collaborare per sabotare il matrimonio dei giovani, salvaguardando così, la futura carriera della ragazza.

Durante la loro “missione di recupero”, gli ex coniugi appianano sempre di più le loro divergenze (senza però rinunciare a qualche offesa velata) e si rendono conto che il loro amore non è del tutto scomparso. Lily scopre, però, che i suoi genitori hanno sabotato la sua promessa di matrimonio, facendo sparire gli anelli, e ne rimane molto delusa perché pensava che sposarsi per amore, anche se in modo avventato, non fosse un errore.

Dopo aver chiarito la questione, alla fine Gede e Lily riescono a sposarsi, ricevendo anche la benedizione di Georgia e David che devono lasciare Bali per tornare alle rispettive vite in carriera. Ma, invece, decideranno di capovolgere i loro piani.

Il film ha come regista e sceneggiatore Ol Parker, famoso per film come “Now Is Good” e “Mamma Mia! Ci risiamo”, mentre la produzione è di Red Om e Working Title Films.

Ticket to Paradise è la classica commedia romantica che segue la tipica trama: due ex amanti che conducono vite separate, accomunati da una terza parte, che può essere un parente o un amico, dove le vicende li riportano a condividere avventure indesiderate ma, alla fine, scoprono di amarsi ancora. Solitamente, il copione delle commedie è piatto, senza colpi di scena, con azioni banali e finali scontati. L’elemento che differenzia questo genere di film è il cast e qui abbiamo la coppia Roberts-Clooney che ne è un esempio.

Li abbiamo già visti recitare la parte di due ex coniugi che poi ritrovano l’amore in “Ocean’s Eleven” e “Ocean’s Twelve” e rivederli insieme dà un senso di rimpatriata familiare. Se non ci fossero stati loro, il film sarebbe stato una semplice commedia romantica, senza nulla di eccezionale. Ma grazie alla presenza di questi due noti attori hollywoodiani, la pellicola diventa più energica, divertente e piena di complicità. Questo è un tipico esempio di come la scelta giusta del cast possa cambiare le sorti di un film.

Se siete un pubblico nostalgico delle vecchie romantic commedy che hanno segnato, in pratica, tutti gli anni ’90 e, soprattutto, se amate vedere sulla scena grandi amici che recitano la parte di ex marito ed ex moglie, non potete rinunciare ad un’ora e trenta minuti circa di risate assicurate dallo straordinario duo che non scontenta mai i suoi fan: Julia Roberts e George Clooney.