Alvaro Vitali fatto fuori: “Mi hanno fregato” | Ecco come si è ridotto il Pierino dei bei vecchi tempi?

Il ben noto attore comico Alvaro Vitali ha contribuito nel fare la storia della comicità italiana. Tuttavia, il pubblico lo ha dimenticato. Com’è cambiata la sua vita negli anni? Scopriamolo.

Alvaro Vitali è nato a Roma il 3 febbraio 1950 e prima di sbarcare sul grande schermo, faceva l’elettricista. Poi il famosissimo regista Federico Fellini lo ha scoperto e gli ha cambiato la vita. Durante un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, Alvaro Vitali si è lasciato andare nei ricordi e ha raccontato alcuni retroscena prima di diventare il famoso Pierino.

I primi passi

La sua carriera nello spettacolo è iniziata nel 1969, Alvaro racconta: “Avevo 18 anni e guadagnavo 16mila lire a settimana. Poi sono stato reclutato per una parte di Satyricon. Settantamila lire al giorno, per sette giorni di lavoro.”

Dopo aver girato quel film, Fellini lo ha ingaggiato per altre due parti, sebbene Vitali abbia ammesso che prima di allora non lo conosceva nemmeno come regista, perché: “Io al cinema andavo a vedere i film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.” Alvaro Vitali racconta come lo ha approcciato Fellini: “Lo divertiva la mia indole popolare. Mi chiedeva: “Ti è piaciuto Giulietta degli spiriti?” “Sì”, mentivo. “E cosa ci hai capito?” “Un cazzo, dottore”. Fellini ne rideva.”

Il comico romano ha svelato che cos’ha comprato con i primi soldi guadagnati grazie alla televisione e al cinema: “Comprai casa a nonna Elena, in via Oderisi da Gubbio, nel quartiere Marconi. Sono stato a casa con lei dagli 8 ai 32 anni. Con mia madre erano litigate continue…”

La svolta nella vita professionale

L’inizio del successo è arrivato qualche dopo, seguendo il racconto di Alvaro: “Amarcord mi diede notorietà. Il regista Nando Cicero, che era stato l’aiuto di Francesco Rosi, stava preparando L’insegnante, con Edwige Fenech. Mi chiamò. Dovevo interpretare un alunno siciliano che le sbavava dietro. Non poteva chiedermi di meglio: mi ero sempre ispirato a Lando Buzzanca.”

Inoltre, ha affermato: “Ho fatto cinquanta film. Se ero ricco? Cambiavo macchina e donne ogni 3 mesi.” Purtroppo, però, il successo non dura per sempre e infatti Alvaro Vitali ha visto scemare la sua carriera da un giorno all’altro.

Il comico ha detto: “Ero così famoso che non potevo entrare nei ristoranti. Poi il telefono ha smesso di squillare. Non mi spiego il perché. Ero popolarissimo. E lo sono ancora a 72 anni. Mi fermano per strada, mi chiedono i selfie. “Alvaro, tu sì che ce facevi divertì”, dicono. Io ho salvato il cinema commedia italiano.”

Come si è ridotto oggi Alvaro Vitali

Ora come ora, il mitico comico romano Alvaro Vitali ha decisamente cambiato stile di vita, ammettendo: “Dopo un periodo di depressione, arrotondo facendo spettacoli, nei teatri, soprattutto al Sud. A Roma poco, non c’è il culto della serata. Di pensione ora prendo 1.200 euro. Mi hanno fregato un sacco di contributi.”