Bono si confessa tra musica e memoria: Stories of Surrender arriva in streaming con un tocco rivoluzionario

Dal palco al visore: il leader degli U2 racconta la sua vita con parole, corde e nuove tecnologie immersive
Non è un concerto. Non è nemmeno un semplice spettacolo teatrale. Bono: Stories of Surrender, disponibile su Apple TV+ dal 30 maggio, è un viaggio personale, una confessione musicale, una dichiarazione di vulnerabilità da parte di uno degli artisti più celebri del nostro tempo. Registrato al Beacon Theatre di New York nel 2023 e diretto da Andrew Dominik, il film è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes 2025 e ha subito catturato l’attenzione della critica internazionale, compresa quella di The Guardian, che lo ha valutato con tre stelle su cinque.
Lo spettacolo è tratto dall’autobiografia Surrender: 40 Songs, One Story e porta in scena un Bono diverso: meno rockstar, più uomo. Accompagnato da arrangiamenti acustici con violoncello e arpa, racconta la propria vita con toni a tratti ironici, a tratti drammatici. Un esperimento di narrazione a cuore aperto che si muove tra la memoria e l’autoanalisi, mantenendo sempre vivo il legame con la musica che ha definito la sua esistenza.
Una confessione che rompe lo schema
In Stories of Surrender, Bono si mette letteralmente a nudo. Racconta del bambino cresciuto a Dublino, del trauma per la morte della madre Iris, della distanza emotiva dal padre Bob, e poi dell’adolescente che diventa una voce generazionale con gli U2. I brani eseguiti non sono semplici intermezzi, ma parte integrante della narrazione: ogni canzone si lega a una storia, ogni melodia è il riflesso di una cicatrice.
Il pubblico non trova qui il frontman degli stadi gremiti, ma un uomo solo in scena, che cammina tra il ricordo e la riflessione, che s’interroga sui suoi privilegi, sugli errori, sulle incoerenze. E lo fa con una sorprendente sincerità, giocando a smontare la propria mitologia. “Provo a raccontare chi ero, chi sono diventato, e chi forse non diventerò mai”, dice Bono con un mezzo sorriso che non nasconde la fragilità.
Il primo spettacolo pensato per il Vision Pro
Oltre al formato classico su Apple TV+, Stories of Surrender è anche il primo contenuto disponibile in Apple Immersive Video, compatibile con il visore Vision Pro. L’esperienza promette una nuova modalità di fruizione dello spettacolo: lo spettatore potrà trovarsi al centro della scena, accanto a Bono, come se fosse seduto tra le prime file del Beacon Theatre. Una rivoluzione tecnologica per un contenuto profondamente umano.
La scelta di lanciare proprio questo spettacolo nel nuovo formato è tutt’altro che casuale. La narrazione immersiva è lo specchio perfetto di un racconto che cerca di avvicinare l’icona al suo pubblico, abbattendo distanze fisiche ed emotive. Bono, da sempre attratto dall’innovazione, coglie così l’occasione per reinventarsi anche sul piano visivo, rendendo Stories of Surrender non solo un racconto autobiografico, ma anche un esperimento multimediale.
Con uno stile sobrio ma coinvolgente, Bono riesce a trasformare un palco vuoto in un mosaico di emozioni. E lo spettatore, anziché applaudire a fine brano, si ritrova a riflettere, forse a rivedere anche la propria storia personale. Perché, in fondo, anche il mito può avere paura. E imparare a raccontarla è già una forma di liberazione.