È morto Pippo Baudo, il conduttore che ha fatto la storia della TV italiana: se ne va a 88 anni una leggenda vera
Si è spento nella sua casa di Roma il re dell’intrattenimento televisivo: con eleganza, intelligenza e talento ha attraversato oltre sessant’anni di storia italiana.
Pippo Baudo è morto. Il grande maestro della televisione italiana si è spento all’età di 88 anni, nella sua casa a Roma, circondato dall’affetto dei familiari. La notizia è stata confermata nel pomeriggio del 16 agosto 2025, e ha immediatamente suscitato un’ondata di cordoglio da parte di colleghi, artisti, politici e spettatori di ogni generazione.
Con lui se ne va una delle ultime grandi colonne della RAI, una figura che ha saputo unire spettacolo e cultura, leggerezza e rigore, tradizione e innovazione. Pippo Baudo non è stato semplicemente un conduttore: è stato la televisione italiana. Nessuno come lui ha saputo restare centrale nel dibattito culturale del Paese pur mantenendo una rara capacità di parlare al grande pubblico.
Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Giuseppe Baudo, laureato in giurisprudenza, iniziò la carriera come pianista e autore, prima di diventare il volto più riconoscibile del piccolo schermo. Il debutto in RAI arriva negli anni Sessanta, ma è negli anni Settanta e Ottanta che il suo nome diventa sinonimo di prime serate, varietà, Festival di Sanremo e programmi cult.
Il talento di scoprire talenti
Baudo ha segnato in modo indelebile la storia della musica e dello spettacolo italiani. In tanti devono a lui la loro prima occasione: Laura Pausini, Andrea Bocelli, Giorgia, Beppe Grillo, Lorella Cuccarini, Tullio Solenghi, Massimo Ranieri, e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Il suo intuito, la sua memoria enciclopedica e la capacità di riconoscere carisma e talento sono state qualità uniche.
Ha condotto 13 edizioni del Festival di Sanremo, record assoluto nella storia della manifestazione, ma anche Domenica In, Fantastico, Serata d’onore, Novecento, Uno su cento e decine di altri programmi entrati nella memoria collettiva. Con lui la TV era ritmo, precisione, ma anche improvvisazione intelligente e padronanza assoluta del palcoscenico.
Una vita pubblica e privata tra alti e bassi
Nel 1986 ha sposato la cantante Katia Ricciarelli, da cui si è separato nel 2004. La sua vita privata è sempre rimasta ai margini del gossip, mantenuta con discrezione. Nel 2023, Baudo aveva fatto una delle sue ultime apparizioni pubbliche in un’intervista dove, con voce bassa ma lucida, aveva detto: “Non ho rimpianti, ho dato tutto alla mia RAI e al pubblico. È stata una vita piena.”
Negli ultimi anni si era ritirato dalla scena, anche a causa di problemi di salute. Ma la sua figura restava centrale, simbolica, evocata ogni volta che si parlava di grande TV, quella che oggi sembra sempre più distante.
La morte di Pippo Baudo segna la fine di un’epoca. Se ne va con lui uno dei pochi veri signori del piccolo schermo, un professionista esemplare, un artista popolare e colto, un uomo che ha fatto la storia senza mai alzare la voce. L’Italia lo saluta con gratitudine, e con infinita nostalgia.