Strappo alla regola, Maria Amelia Monti tra cinema e realtà in una commedia che sovverte ogni destino scritto
24 Ottobre 2025 Camilla Conti
Dal 28 ottobre al 9 novembre al Teatro Manzoni di Milano, la nuova pièce diretta da Edoardo Erba unisce teatro, video e sogno in un racconto sorprendente.
C’è un confine sottile, quasi invisibile, tra finzione e verità. In “Strappo alla regola”, la nuova commedia scritta e diretta da Edoardo Erba, quel confine si lacera letteralmente sul palcoscenico, trascinando il pubblico in un gioco scenico unico, sospeso tra il mondo del cinema e quello del teatro. Protagonista è Maria Amelia Monti, accompagnata da Cristina Chinaglia e da un cast corale in cui compaiono anche, in video, Asia Argento, Marina Massironi e Sebastiano Somma.
Lo spettacolo, prodotto da Gli Ipocriti Melina Balsamo e diretto da Pierfrancesco Favino, andrà in scena al Teatro Manzoni di Milano dal 28 ottobre al 9 novembre 2025 (feriali e 1° novembre ore 20.45, domenica ore 15.30, sabato 8 novembre doppia replica alle 15.30 e 20.45). Le musiche sono di Massimiliano Gagliardi, le scene di Luigi Ferrigno e Sara Palmieri, i costumi di Grazia Materia, le luci di David Barittoni e la direzione della fotografia di Tani Canevari.
Una fuga dallo schermo per riscrivere il proprio destino
Tutto comincia in una sala cinematografica. Sullo schermo viene proiettato un film dell’orrore, e quando Orietta, personaggio secondario, riesce a sottrarsi al suo destino uscendo dallo schermo, il confine tra realtà e finzione si frantuma. La donna, interpretata da Cristina Chinaglia, si ritrova nel cinema deserto e incontra Moira, la maschera del teatro, interpretata da Maria Amelia Monti. Moira pensa di essere vittima di un’allucinazione, ma Orietta è viva, determinata e terrorizzata all’idea di tornare in quel film che la condanna a morte.
Mentre sullo schermo il film continua a scorrere, le due donne iniziano un confronto surreale e tenero, in cui la finzione diventa specchio della realtà. Orietta rifiuta di accettare un destino già scritto, mentre Moira, intrappolata in una relazione tossica e in un’esistenza immobile, trova in lei la forza di immaginare una via di fuga.

Tra comicità e brivido, un teatro che rompe la quarta parete
Edoardo Erba costruisce un meccanismo scenico straordinario, dove il linguaggio teatrale si fonde con quello cinematografico. “Strappo alla regola” non è solo una commedia brillante, ma un esperimento visivo e narrativo che gioca con la paura, la comicità e la liberazione personale. La presenza in video di volti noti come Asia Argento, Marina Massironi e Sebastiano Somma amplifica la dimensione onirica di uno spettacolo che cambia registro con naturalezza, passando dal brivido alla risata, dall’assurdo alla poesia.
In questo intreccio di piani e riflessi, la fuga di Orietta diventa il simbolo di una ribellione universale: quella di chi trova il coraggio di riscrivere la propria storia, anche quando sembra già decisa. “Strappo alla regola” è un inno alla possibilità di cambiare, al potere del teatro di trasformare la paura in libertà, e di uno schermo che — finalmente — si può attraversare.
