Mission: Impossible – The Final Reckoning: Tom Cruise conclude la saga a Cannes tra ovazioni e nostalgia

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Tom Cruise presenta l’ottavo capitolo al Festival: Ethan Hunt sfida l’IA in una corsa finale tra memoria e spettacolo

Il conto alla rovescia è finito. Il 14 maggio 2025, sul palco del Festival di Cannes, Tom Cruise ha portato in anteprima mondiale Mission: Impossible – The Final Reckoning, l’ultimo capitolo (forse) di una delle saghe action più longeve e spettacolari di sempre. Fuori concorso ma al centro dell’attenzione, il film ha ricevuto una standing ovation di oltre cinque minuti, suggellando l’affetto e la gratitudine del pubblico internazionale nei confronti dell’agente Ethan Hunt e del suo interprete storico.

Accompagnato dal regista Christopher McQuarrie e da gran parte del cast, Cruise ha calcato il red carpet sfidando ironicamente il divieto di selfie imposto dal Festival. Ma la missione era chiara: chiudere un ciclo lungo quasi trent’anni con stile, cuore e adrenalina. E forse anche con un pizzico di nostalgia.

The Final Reckoning mette Ethan Hunt di fronte alla minaccia più ambigua e contemporanea: “The Entity”, un’intelligenza artificiale fuori controllo capace di manipolare la realtà e riscrivere il destino dell’umanità. Un nemico invisibile, globale, che si insinua nei meccanismi stessi della missione. Mentre il mondo rischia di essere sovvertito digitalmente, Hunt si muove tra inseguimenti mozzafiato, alleanze incerte e fantasmi del passato.

Il film non rinuncia alle sequenze d’azione iperrealistiche che hanno reso celebre la saga: tra treni in corsa, salti nel vuoto e tensione continua, McQuarrie orchestra un racconto che è al tempo stesso frenetico e riflessivo, con molteplici richiami ai primi episodi della serie. L’obiettivo è chiaro: chiudere il cerchio, restituendo al personaggio di Hunt la sua complessità emotiva e il suo eterno conflitto tra dovere e sacrificio.

Ovazione a Cannes, ma critica divisa sul finale

Se il pubblico del Palais ha risposto con entusiasmo, la critica internazionale si è spaccata. Su Rotten Tomatoes, il film ha ottenuto l’81%, il punteggio più basso della saga dal 2006. Alcuni recensori hanno lodato l’ambizione narrativa e la regia calibrata di McQuarrie, altri hanno criticato il ritmo più irregolare e la struttura complessa, forse troppo espansa rispetto ai precedenti capitoli.

Resta comunque il riconoscimento unanime alla performance fisica e carismatica di Cruise, che a 62 anni continua a ridefinire lo standard dell’action hero con dedizione quasi ossessiva. Il budget, stimato tra i 300 e i 400 milioni di dollari, richiederà un box office da oltre 800 milioni per rientrare nei costi. Ma The Final Reckoning è pensato anche come evento, come saluto, come capitolo conclusivo di una narrazione che ha accompagnato intere generazioni.

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Cruise guarda oltre Ethan Hunt

Durante la promozione, Tom Cruise ha sorpreso tutti dichiarando di voler esplorare nuovi territori artistici: dal musical al cinema d’autore. Confermata una futura collaborazione con Alejandro González Iñárritu, il che suggerisce un cambio di rotta, dopo anni passati tra acrobazie e missioni impossibili. “Mi sento pronto a rischiare anche su altri fronti”, ha dichiarato l’attore, alimentando le speculazioni sul vero addio al franchise.

Mission: Impossible – The Final Reckoning uscirà nelle sale italiane il 22 maggio, distribuito da Eagle Pictures, e in quelle statunitensi il giorno successivo con Paramount Pictures. Sarà davvero l’ultima volta che vedremo Ethan Hunt in azione?

La risposta, come sempre, resta classificata. Ma intanto, il mito è salvo. E il biglietto è pronto.