Quando meno te lo aspetti di Chiara Moscardelli

quando meno te lo aspetti chiara moscardelli

E-S-I-L-A-R-A-N-T-E e lo sto scrivendo con le lacrime agli occhi.
Poche volte nella mia breve vita da trentenne topa da biblioteca (si avete letto bene, ho scritto “Topa”) mi è capitato di scoppiare a ridere sonoramente mentre leggevo un libro. Sto parlando di “Quando meno te lo aspetti” di Chiara Moscardelli (già autrice nel 2011 di “Volevo essere una gatta morta”); un romanzo di 272 pagine piene di chitemmuort’ da scompisciarsi dalle risate. Non esattamente un’ultima uscita ma abbastanza recente, Quando meno te lo aspetti edito da Giunti, è del 2015 ed è tutto, fuorché un romanzo “rosa” a dispetto del nome fuorviante che lascerebbe presagire, invece, una trama così melensa che sballerebbe la glicemia di una aringa affumicata. La nostra protagonista è Penelope Stregatti, barese trapiantata a Milano che nel tempo “libero” scrive oroscopi e test sessuali su Girl Power e in quello “occupato” è impiegata come addetta stampa nella multinazionale di pannolini Pimpax Spa, affetta da un “difetto dell’apprendimento” che la rende capace di imparare a memoria tutto quello che legge e aumenta in modo esponenziale la sua capacità di invischiarsi involontariamente in faccende che non la riguardano.
Penelope è single, alla ricerca del suo posto nel mondo, goffa e un po’ maldestra, devota a San Nicola, protettore delle zitelle. Parla cinque lingue, ha una laurea, due master, un piccolo gruppo di amici fidatissimi, una nonna cartomante che parla solo in dialetto e una lista di sogni (ma non ne ha realizzato nemmeno uno). Tra tutti, desidera l’amore con la A maiuscola e incrocia solo uomini in cerca di sesso con la esse minuscola, ma va avanti pensando che prima o poi le accadrà qualcosa di speciale. Fin qui nulla di eclatante, storie di ordinaria amministrazione in una Milano popolata di single, fuori sede e non, a caccia dell’anima gemella tra i banchi dei surgelati dell’Esselunga di viale Papiniano. Ma appunto, come recita il titolo, tutto sta per cambiare. Una sera, un po’ bevuta e inforcando la sua bicicletta, ricomprata 4 volte alla fiera di Senigallia, investe il bellissimo Alberto Ristori. Sarà la botta, sarà il destino ma la nostra Penelope capisce che questo “qualcosa” è arrivato. Ma come spesso accade, non tutte le storie d’amore sono perfette come quella di Elisa di Rivombrosa e dopo una appassionata notte al pronto soccorso Penelope perde le sue tracce. Un mese dopo si presenta alla Pimpax Spa un consulente incaricato di sanare l’azienda: tale Riccardo Galanti. Ma Penelope sa che sta mentendo, quell’uomo lo conosce: è Alberto Ristori. Perché ha cambiato nome? Perché dice di non averla mai incontrata? Cosa nasconde quest’uomo così affascinante e tenebroso? A Penelope non resta che scoprirlo…
In un continuo saliscendi di emozioni, in un’altalena terapeutica di tira e molla, di passi avanti e passi indietro, Penelope e Galanti/Ristori si attraggono, si respingono, si cercano, fanno finta di ignorarsi…
A metà tra commedia brillante e spy story con una bella dose di ironia e divertimento, Quando meno te lo aspetti è una favola moderna e divertente; una lettura leggera e positiva da gustare tutto d’un fiato tra una risata e un filo di suspense, sulla scia dei romanzi di Sophie Kinsella (autrice della serie I love shopping) o Helen Fielding (Bridget Jones), ben scritta e trascinante, dove conoscere un personaggio, verosimile e ben delineato che tutti (o quasi) vorremmo avere per amica. Perché Penelope Stregatti, è la donna di oggi, è la Cristina, la Chiara, la Bianca, la Modestina, la Maria in continua lotta con la bilancia, con le proprie ambizioni, con la paura di non farcela, con il terrore persino di provarci. In sostanza, eternamente combattuta tra il vorrei e il potrei, tra il ce la faccio e il non ce la farò mai, tra l’essere se stessa in ogni situazione e il voler essere perennemente qualcun altro. È il racconto della Vita di tutti i giorni e Penelope è già una di noi.

Chiara Moscardelli è nata a Roma, ha 38 anni e lavora a Milano come addetta stampa. Ha scritto "Volevo essere una gatta morta" (Einaudi, 2011) e "La vita non è un film (ma a volte ci somiglia)" (Einaudi, 2013). La sua ultima fatica è “Volevo solo andare a letto presto” (Giunti, 2016)
Chiara Moscardelli è nata a Roma, ha 38 anni e lavora a Milano come addetta stampa. Ha scritto “Volevo essere una gatta morta” (Einaudi, 2011) e “La vita non è un film (ma a volte ci somiglia)” (Einaudi, 2013). La sua ultima fatica è “Volevo solo andare a letto presto” (Giunti, 2016)