Personale: a Carpi le xilografie di Picasso, Kirchner, Rouault e Chagall

Honoré de Balzac, Le chef-d’oeuvre inconnu. Eaux-fortes originales et dessins gravés sur bois de Pablo Picasso (acqueforti originali e disegni incisi su legno di Pablo Picasso), Paris Vollard 1931. Xilografia di testata

Dal 13 settembre 2019 al 6 gennaio 2020 i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi (MO), in occasione della Biennale di xilografia contemporanea, giunta alla sua XIX edizione, ospitano la mostra Personale, che presenta le opere incise nel legno di quattro maestri dell’arte del Novecento, quali Pablo Picasso, Ernst Ludwig Kirchner, Georges Rouault, Marc Chagall.

La scelta delle opere è ricaduta su xilografie e quindi più ampiamente su grafica, che sviluppano il tema delle iconografie delle maschere (in latino, personae) africane che sono state di ispirazione per gli artisti europei del filone del Primitivismo. Dagli ultimi decenni dell’Ottocento, con l’incremento degli studi di antropologia, il primitivismo coincise con un desiderio di ritorno allo stato di innocenza delle civiltà preistoriche e dei popoli ‘selvaggi’, e quindi come rifiuto della società moderna.

Georg Heym, Umbra vitae mit 47 originalholzschnitten von Ernst Ludwig Kirchner (Umbra vitae con 47 xilografie originali di Ernst Ludwig Kirchner), Kurt Wolff Verlag Munchen 1924. Copertina

Il percorso espositivo, curato da Enzo Di Martino e Manuela Rossi, prende idealmente avvio con le 47 xilografie di piccolo formato di Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938), contenute nel libro di poesie Umbra vitae scritte da Georg Haym, autore visionario, morto a soli 25 anni, profeta della catastrofe di un mondo travolto dalla tecnica e anticipatore dell’espressionismo più esasperato. Il volume contiene le incisioni del Kirchner più maturo e sconsolato; lo si comprende dalle piccole scene nere che precedono le poesie, dall’antiporta in nero e rosso, dai risguardi di un fucsia acceso, dalla potente copertina in lino verde oliva, giallo e nero con due grandi teste che si stagliano sul profilo delle montagne. Le teste allungate, tracciate con segni spessi e decisi, gli occhi marcati, le bocche devastate rimandano formalmente e psicologicamente alle maschere rituali e alla magia che sprigionano.

Honoré de Balzac, Le chef-d’oeuvre inconnu. Eaux-fortes originales et dessins gravés sur bois de Pablo Picasso (acqueforti originali e disegni incisi su legno di Pablo Picasso), Paris Vollard 1931. Xilografia di testata

La mostra prosegue con Le chef-d’oeuvre inconnu di Honoré de Balzac, considerato il più bel libro d’artista di Pablo Picasso (1881-1973), uscito a Parigi nel 1931 in 340 copie per le edizioni di Ambroise Vollard.
Celebre soprattutto per come l’artista catalano sviluppa da lì in poi il tema del pittore e la modella il volume conserva 67 disegni incisi su legno, piccole teste e figure tracciate con essenzialità, un’attenzione formale che porta al nocciolo della rappresentazione dell’umano come forma e come sostanza. È qui che Picasso rimanda alla sua profondissima conoscenza dell’arte africana che già dai primissimi anni del Novecento impregna l’intera sua produzione artistica.

Nicolas Gogol, Les Ames mortes. Traduction d’Henri Mongault. Eaux-fortes originales de Marc Chagall (acqueforti originali di Marc Chagall). Paris, Tériade, 1948; LXXI. Le conciliabule des fonctionnaires (Il confabulare dei funzionari) 1923-48, acquaforte e punta secca, mm. 227×278

Le 105 xilografie Georges Rouault (1871-1958) tratte della Réincarnations du Père Ubu (1932), risultano nitide, delicate e potenti al tempo stesso, seguendo il segno a volte sottile a volte più spesso dell’artista. Ciò che colpisce di queste incisioni è la caratterizzazione dei personaggi, con la quale Rouault enfatizza le espressioni per farli assomigliare a caricature grottesche e tragiche, che suscitarono l’ammirazione degli espressionisti. Se infatti nella sua prima produzione il pittore si dedica alla rappresentazione di un’umanità varia – clown, criminali, pierrot e prostitute – visti come testimoni di un’umanità sconfitta e umiliata, in questa opera si avverte lo spiritualismo che caratterizza l’esistenzialismo del filosofo Jacques Maritain (consigliere spirituale di Rouault), che spinse di lì a poco il pittore a diventare uno dei maggiori autori di arte sacra del Novecento. E così mentre incide per il Père Ubu, lavora incessantemente per anni alle 58 acquetinte del Miserere (1948), di cui vengono esposti 6 fogli, che supera per quantità e formato tutti i cicli grafici che la storia dell’incisione annovera.
L’esposizione si chiude con le acqueforti che Marc Chagall (1887-1985) realizzò per illustrare Le anime morte di Nicolas Gogol. Nel far emergere la Russia della sua infanzia, sono i personaggi della “commedia umana”, grotteschi, comici e dolenti a un tempo, i veri protagonisti della storia, i cui volti dai tratti e dalle espressioni forti, che rimandano alla più profonda essenza dell’essere umano.

Accompagna la mostra un catalogo (Moggio editore, Roma).

INFO:
XIX BIENNALE DI XILOGRAFIA CONTEMPORANEA
PERSONAE. Picasso, Kirchner, Chagall
Carpi (MO), Musei di Palazzo dei Pio (piazza dei Martiri, 68)
13 settembre 2019 – 6 gennaio 2020

Inaugurazione: venerdì 13 settembre, ore 19.00

Orari: venerdì 13 e sabato 14 settembre, ore 10.00-23.00; domenica 15 settembre, ore 10.00-20.00
Dal 17 settembre: martedì e mercoledì, ore 10.00-13.00; giovedì-domenica e festivi, ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00.
Lunedì, Natale e Capodanno chiuso

Ingresso: intero 5 euro, ridotto 3 euro

Info: tel 059/649955 – 360