Paolo Villaggio, retroscena sulla sua incredibile eredità: inestimabile e curiosa

Paolo Villaggio, uno dei più grande comico del nostro paese, ci ha lasciato ormai ben cinque anni fa all’età di 84 anni, ma la sua memoria rimarrà viva per sempre grazie alle sue innumerevoli interpretazioni di successo, tra cui quella che lo ha portato alla vetta della popolarità e al culmine della carriera, l’indimenticabile rappresentazione tanto grottesca quanto drammaticamente reale del ragionier Fantozzi.

L’attore genovese ci ha lasciati dopo delle complicanze dovute al diabete, malattia che il comico più famoso d’Italia aveva deciso di non curare fino al suo peggioramento. Al tempo erano proprio stati i figli a darne comunicazione tramite un post su Facebook, la figlia Francesca aveva scritto il breve, ma così forte, messaggio, che aveva raggiunto e spezzato moltissimi cuori, “Ciao papà ora sei di nuovo libero di volare”.

La grande eredità che ha lasciato Paolo Villaggio

Paolo Villaggio si può menzionare, senza ombra di dubbio, tra i celebri nomi che hanno reso la comicità italiana ciò che ancora oggi conosciamo, questo anche attraverso personaggi memorabili, costruiti in modo inedito, inventando una comicità indimenticabile.

Vicino al suo nome si possono affiancare personalità come Totò, Franco Franchi, Anna Marchesini questi solo per citare alcuni degli attori italiano che hanno fatto davvero la storia della comicità del nostro Paese.

L’attore comico, non solo ha fatto appassionare milioni di italiani ai suoi personaggi, ma nella sua lunga carriera ha ricevuto anche tanti riconoscimenti, dal David di Donatello come miglior attore protagonista per il film di Fellini La voce della luna (1990), al Leone d’Oro alla carriera (1992), al Nastro d’argento per Il segreto del bosco vecchio, per continuare al Pardo d’onore a Locarno (2000), dimostrando che un grande talento è inarrestabile.

In realtà Paolo ha iniziato la sua carriera in modo davvero umile, partendo dalla sua città natale, Genova, dove decise di esibirsi, quando era ancora un giovane universitario degli anni Cinquanta, insieme a un ristretto gruppo di attori emergenti insieme a Mario Baistrocchi.

La sua voglia di stare sul palco era palpabile, adorava il pubblico e il pubblico adorava lui, solca numerose piazze in quasi tutta Italia raccontando e mostrando la sua comicità unica e riconoscibile.

Nemmeno a dirlo, nel giro di pochissimo tempo diventa straordinariamente popolare, il suo talento e la sua professionalità lo portano ben presto ai piani alti, catapultandolo sul piccolo schermo nel programma ‘Il sabato del Villaggio’ condotto da Maurizio Costanzo.

L’eredità che mai potrà essere dimenticata

Dal suo arrivo in televisione trova il modo migliore per presentare al pubblico il personaggio che diventerà la sua assoluta eredità artistica, nel 1968 il pubblico italiano fa la conoscenza del ragioniere più sfigato d’Italia, al secolo il ragioniere Ugo Fantozzi. Il resto è storia.

La fama che raggiungerà con questo personaggio toccherà le vette più alte del panorama cinematografico italiano, Paolo conduce, nel frattempo, la trasmissione ‘Quelli della Domenica’, contemporaneamente nei cinema iniziano ad arrivare i film di Fantozzi che diventano un vero cult del cinema italiano. Il 27 marzo 1975, nelle sale cinematografiche, viene proiettato Fantozzi.