“Il segreto della speziale”. Un romanzo storico di Sarah Penner. Recensione

In una piccola bottega della Londra di fine ‘700, nascosta in una via secondaria ben riparata dagli sguardi indiscreti, Nella svolge da anni la sua professione di speziale.

Il mestiere ereditato dalla madre, famosa per i suoi rimedi ai problemi femminili, con Nella ha però assunto una nuova veste, perché la speziale nasconde un segreto, racchiuso tra le mura della sua bottega.

Nella infatti vende veleni a donne che vogliono liberarsi di uomini aggressivi, vittime che diventano silenziose carnefici e riprendono in mano la propria vita grazie al suo aiuto. Due sono le regole da seguire sempre: il veleno non deve essere mai usato contro un’altra donna, ogni veleno venduto deve essere segnato in un registro, completo del nome della committente.

È questo “Il segreto della speziale”, uno dei romanzi più letti negli ultimi mesi, edito da HarperCollins e scritto da Sarah Penner, la cui opera prima ha riscosso successi in tutto il mondo. E con merito, aggiungerei.

La vita di Nella cambia drasticamente quando nel suo negozio arriva la piccola Eliza, una dodicenne venuta ad acquistare un veleno per conto della sua padrona. Una serie di eventi porta le loro strade ad incrociarsi di nuovo e un errore di Eliza causerà conseguenze terribili, i cui strascichi avranno eco anche nei secoli a venire.

Sarah Penner alterna tre voci narranti che si susseguono in maniera precisa e ben studiata lungo tutto il corso del libro. Infatti, quasi ogni capitolo si conclude con un evento che non consente di staccarsi dalle sue pagine. Le parole delle protagoniste rimangono però sospese sul più bello, lasciando sempre viva l’attenzione del lettore che, in attesa di rileggere ciò che Nella o Eliza hanno da rivelare, incontrano nel frattempo le vicende di Caroline, terza protagonista della vicenda, a noi molto più contemporanea.

Nella Londra di oggi Caroline Parcewell trascorre il suo anniversario di nozze in modo insolito. È fuggita da una vita fatta di gravidanze che tardano ad arrivare e tradimenti inaspettati. Fuggendo dal dolore causato dal tradimento del marito, un giorno si imbatte in una strana ampolla antica. La donna decide di seguirne le tracce e di svelare il mistero che sente racchiuso in quell’oggetto, intrecciando la sua storia con quello delle due donne vissute due secoli prima di lei.

“Il segreto della speziale” è una romanzo storico con tracce di giallo, ma soprattutto è una storia di donne che lottano e si supportano a vicenda. Donne che cercano una giustizia spesso negata al mondo femminile, costretto a subire e a vivere nell’ombra di uomini aggressivi e autoritari.

Ho apprezzato molto la scelta di inserire un personaggio contemporaneo perché, nonostante nel nostro secolo molte delle antiche limitazioni subite dalle donne siano ormai superate (anche se non dappertutto, purtroppo), spesso scelgono autonomamente e quasi inconsapevolmente di vivere all’ombra dei propri uomini. Caroline, infatti, ha completamente messo da parte le proprie passioni per seguire quelli che parevano consigli sensati e pratici del marito, ma che in realtà non hanno fatto altro che spingerla verso l’infelicità. Si tratta di un personaggio che dà molto materiale su cui riflettere, emblematica del fatto che troppo spesso le donne pensano di potersi realizzare solo trovando un uomo e mettendo su famiglia.

Eppure, ora e come allora, e come per sempre sarà, ogni donna è dapprima una persona con i propri desideri, passioni e inclinazioni. La realizzazione è il primo passo per relazioni sane e durature, mentre la felicità non si trova sempre e solo in un unico modo, e Sarah Penner, in questo romanzo ben costruito e pieno di suspense, ha saputo costruire una storia che ha regalato riflessioni costruttive in una storia ricca di fascino e misteri.