Tutte le prime pagine del New York Times, dalla sua fondazione a oggi, riunite in un video della durata di un minuto. È questo uno dei progetti di Josh Begley, classe 1984, data artist e sviluppatore di San Francisco.

Una timeline visiva, che fa scorrere sullo schermo oltre 60mila immagini, che mostra come siano cambiati, gradualmente negli anni, gli equilibri tra testo e fotografie.

Il New York Times è stato pubblicato per la prima volta nel Settembre 1851 e, se ai suoi albori le cover contenevano solo parole, pian piano lo spazio per le mappe e i disegni è aumentato: gli elementi visuali sono diventati sempre più numerosi e più grandi. Si passa dalle incisioni su legno alle fotografie in bianco e nero, fino a quelle a colori, arrivate solo nel 1997.

 

Tutti sappiamo che la fotografia ha sempre ricoperto un ruolo molto importante nel campo dell’informazione e della comunicazione, dai giornali fino all’avvento di internet.
Seguendo un simile principio, ossia la rappresentazione di enormi quantità di informazione in un tempo e in uno spazio ridotti, Begley ha realizzato diversi altri progetti, tra cui “Good Luck with the Wall”, un video che ci accompagna in un viaggio “aereo” lungo l’interno confine tra Stati Uniti e Messico, mettendo insieme 200mila immagini satellitari per 3.200 chilometri, proprio laddove il neo presidente americano Trump vorrebbe creare il suo “muro” e “Officer Involved”, dedicato all’uso della violenza da parte della polizia americana con un contributo di Teju Cole, creato utilizzando i dati raccolti dal Guardian nel suo database “The Counted – People killed by police in the US” oltre ad una mappatura della “geografia delle prigioni americane” attraverso fotografie aeree.

“Good Luck with the Wall”

 

“Officer Involved”