Salvador Dalì e Jean Clemmer: siamo la coppia più bella del mondo

Le Clown, 1962

Salvador Dalì, Jean Clemmer, un incontro, un’opera è il frutto della folle unione tra Dalì e Clemmer. Nonché il titolo della mostra che, fino al 9 settembre, animerà le sale della Galleria Carla Sozzani, in Corso Como 10 a Milano.

Chi era Salvador Dalì lo sappiamo tutti: il più folle artista mai esistito. Per chi, invece, non conoscesse Jean Clemmer, sappiate che era un fotografo il cui stile era matto quasi quanto quello del sopracitato Salvador. I due si conobbero nel 1962, rappresentando un connubio artistico tale da far arrossire persino i più maliziosi di noi. L’amicizia tra Clemmer e Dalì diede vita, dapprima, alla serie di scatti intitolata “mises  en  scène”: collezione di scenari e personaggi stravaganti, fuori luogo e bellissimi. Immaginati da Salvador e immortalati da Jean. Successivamente, il dissennato duo, per interpretare la moda spagnola, pensò di riprodurre la crocifissione utilizzando una modella formosa e un barcone incagliato.

Le Divin Dali, 1964

Poi, nei primi anni ’70, i due compagnoni decisero di prendere gli scatti del decennio passato e proiettarli sul volto pieno di smorfie di Dalì. Il risultato è una serie di opere in cui sinuosi corpi femminili si confondono tra i baffi e le folte ciglia del pittore. L’effetto è straniante, non ci si racapezza e, allo stesso tempo, non si riesce a distogliere lo sguardo.

Raccontare ciò che “Salvador Dalì, Jean Clemmer, un incontro, un’opera” offre allo spettatore è difficile. L’originalità e l’estro che emergono da quelle foto che, in un primo momento, potrebbero persino sembrare scattate a casaccio, non si possono racchiudere in un foglio word.

Metamorphose, Coup d’œil éternel, 1983

Quel che è facile affermare, invece, è che è una mostra che val la pena visitare. Perché è un unicum, qualcosa che capita una volta nella vita o poco più. Perché le foto di Clemmer e Dalì sono sfacciate, buffe ed erotiche, caratteristiche che è raro incontrare assieme. Infine, perché ci ricordano che l’arte non è mai noiosa, al contrario, è sempre pronta a stupirci e a lasciarci senza fiato. Soprattutto se a crearla sono due tra le menti più strampalate del millennio.

Mises en scènes avec Ginestra, Port Lligat,1965

PS. Un altro motivo per andare alla galleria Carla Sozzani è che la mostra si apre con una serie di fotogrammi tratti da “Le Divin Dalì“, l’unico film girato dall’artista spagnolo. Cortometraggio mai andato in onda, svelato qui per la prima volta. Quando si dice una chicca!

 

Salvador Dalí, Jean Clemmer un incontro, un’opera
17  giugno – 9  settembre  2018
Tutti  i  giorni, 10.30 – 19.30
Mercoledì e Giovedì, 10.30 – 21.00