Manuela Arcuri senza lavoro, la confessione che non ti aspetti

Risale ai primi anni Novanta l’inizio della carriera di Manuela Arcuri nel mondo dello spettacolo. Classe 1977, Manuela esordisce come fotomodella a soli quindici anni. Da quel momento, una sequela di partecipazioni cinematografiche e teatrali, senza farsi mancare apparizioni televisive, in veste di valletta prima e conduttrice poi.

Nella memoria collettiva restano impressi gli scatti che l’hanno immortalata su Max nel 1999. Il motivo di questo ricordo sempiterno? Le foto la ritraevano a petto scoperto, a quanto pare, è qualcosa che agli italiani sta molto a cuore.

Il seno di Manuela Arcuri, in particolare, è sempre stato al centro del dibattito pubblico; lei stessa, nel corso di un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale qualche mese fa, ha raccontato di aver subito molestie durante provini e dietro le quinte.

Queste situazioni si sono ridotte, per poi scomparire del tutto, parallelamente all’affermarsi professionale della Arcuri, diretta da noti registi italiani, tra cui Pieraccioni, Vanzina, Panariello, Salemme e Verdone. Ed è proprio nei Viaggi di nozze di quest’ultimo che Manuela spicca per una battuta rimasta celebre.

Il suo personaggio, quello dell’amica della coppia formata da Claudia Gerini e Verdone stesso, rivela di aver trovato l’idea che la farà essere davvero particolare, diversa dalla massa: “N’ascella sì, n’ascella no”, mostrando agli amici giustappunto le ascelle, la sinistra depilata e la destra no, anzi ornata da una treccia formata dagli stessi e innaturalmente lunghi peli che da questa provenivano.

I problemi sono cominciati quando ha dovuto rinunciare a girare il seguito di “Pupetta”, in relazione alla quale si è scatenata una polemica giusto qualche settimana fa, nello specifico per un post della Arcuri che esprimeva sentito cordoglio per la morte della donna che ha interpretato nella fiction qui in oggetto.

Il problema? La donna era una camorrista responsabile di diversi crimini.

Infatti, Manuela ha dovuto rinunciare al ruolo poiché incinta, rimanendo senza lavoro per i due anni successivi. La situazione si è resa particolarmente difficile a causa del concomitante fallimento della casa di produzione di cui la Arcuri faceva parte: “Dopo due anni la mia casa di produzione, la Ares, ha avuto grandi problemi ed è fallita. Sono rimasta senza agente, produzione, ufficio stampa. Non ero abituata a bussare alle porte, loro mi procuravano due fiction all’anno. Sono andata avanti con difficoltà ed è arrivato pure il Covid. Sono stati anni un po’ difficili ma le difficoltà spesso si trasformano in opportunità”, ha dichiarato.

Questa capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno fa onore all’attrice, che insegna così a non scoraggiarsi di fronte alle avversità, ma a rimboccarsi le maniche e agire. A queste dichiarazioni sono seguiti momenti professionalmente intensi, come la partecipazione a Ballando con le stelle, condotto dalla grandissima Milly Carlucci, sebbene sia stata eliminata prima delle semi-finali. A Venezia ha ricevuto però un premio, il Leone di Vetro come migliore attrice non protagonista in “I luoghi della speranza”, un docufilm.

Che dire? Probabilmente niente, se non tanti auguri a Manuela Arcuri per il prosieguo della sua carriera!