Alessandro Gassmann colpito da una terribile patologia. Il racconto è agghiacciante

Alessandro Gassmann ha raccontato la terribile malattia che lo perseguita da anni, è in cura e cerca di tenerla sotto controllo.

Alessandro Gassmann

Tra i più grandi attori di questo tempo troviamo senza dubbio il nome di Alessandro Gassman, classe 1965, figlia d’arte dell’immenso Vittorio Gassman, il quale ha avuto una relazione con la meravigliosa attrice Juliette Mayniel, dalla loro unione nasce proprio Alessandro, purtroppo la coppia si lascia quando lui ha solamente tre anni, il rapporto con i genitori continua a restare forte, anche se con suo padre non va tutto per il verso giusto.

Alessandro, però, indiscutibilmente nasce sotto la stella della settima arte ed è un vero talento, attore, regista e doppiatore italiano ma questa strada non è esattamente il suo sogno fin da subito. Infatti, è proprio Vittorio che spinge Alessandro a prendere la strada del mondo dello spettacolo e diventare un attore come lui, inizialmente Alessandro è restio all’idea di intraprendere questa professione e rifiuta.

La scelta di suo padre è mirata, soprattutto perché il giovane è estremamente vivace, lo stesso racconta, “Io non volevo fare niente. Non ho fatto l’università, sono stato una capra a scuola. Ero sportivo perché giocavo a pallacanestro, ma ero uno scavezzacollo: ragazze, discoteche, vivevo di notte. Lavoravo come buttafuori al Piper: mi piaceva fare a botte e così monetizzavo per comprare la miscela per la mia Vespa truccata. Una vita fallita”. 

Così alla fine riesce a convincerlo e a soli diciassette anni ottiene una parte nel film Di padre in figlio, una pellicola autobiografica scritta, diretta e interpretata dal padre Vittorio, questo è il momento della svolta per Alessandro, che capisce quanto potenziale può avere in questo mondo e decide di studiare recitazione presso la Bottega Teatrale di Firenze.

Alessandro Gassmann

La sua è una carriera in salita, dove non mancano le occasioni per mostrare la sua bravura, il suo lavoro e anche il suo fascino incredibile, lavora a stretto contatto con Gianmarco Tognazzi, insieme recitano in film come Uomini senza donne, Facciamo fiesta, Lovest, I miei più cari amici, Teste di cocco, Ex e Natale a Beverly Hills.

Anche il teatro rappresenta un forte stimolo per Alessandro, che prende parte alla versione teatrale di A qualcuno piace caldo. Il grande successo arriva quando nel 1997 recita nel film Il bagno turco diretto da Ferzan Ozpetek, i riconoscimenti iniziano ad arrivare tanto che nel 2008 vince il David di Donatello come miglior attore non protagonista il Ciak d’oro, il Nastro d’argento e il Globo d’oro della stampa estera.

Per fortuna ha deciso di mettere la testa a posto e seguire le orme dal padre costruendosi una carriera brillante tutta sua che gli ha regalato grande soddisfazione e a noi ha dato la possibilità di conoscere uno dei più grandi attori italiani. Quello che forse non tutti sanno è che dietro la sua immagine di uomo forte, indistruttibile, sempre sorridente si nasconde una grande fragilità, Alessandro soffre di un terribile disturbo capace di mettere in ginocchio per la sua violenza.

Il terribile disturbo di cui soffre Alessandro Gassman

Lo stesso Alessandro Gassman ha deciso di raccontare a cuore aperto di questa terribile malattia che lo attanaglia, confessa di soffrire di attacchi di panico e che sta cercando di curarsi da moltissimo tempo, ma per chi ne soffre, saprà che non è affatto facile, lo stesso ha raccontato la sua esperienza, “La prima volta è successo nel 2002, ero a letto, un libro in mano, all’improvviso l’ansia che sale, un sudore freddo, il cuore che batte forte, più forte, sempre più forte… Un attacco di panico. Paura che accada di nuovo. E accade. Anni di lotta, durissima lotta”. 

Alessandro ha anche confessato di essersi sottoposto, seguito da uno specialista, a una terapia junghiana, “Vedo il mio terapeuta una volta alla settimana, è in contatto con il neurologo che mi ha prescritto un trattamento, un nuovo ritrovato che incrementa la serotonina, al contrario degli ansiolitici non mi abbatte. Una pasticca la mattina di questo serotoninergico, punto”.

Poi prosegue, “Sto proprio bene, era da tanto che non stavo così bene. Dal punto di vista analitico, il mio problema è stato definito disturbo d’ansia generalizzato. Dal punto di vista neurologico, ho sofferto di carenza di serotonina, quella che chiamano la molecola della felicità”.

Gli attacchi di panico sono qualcosa di terrificante, chi ne ha mai provato anche solo uno sa che possono farti pensare di star per morire, quello che è importante tenere a mente è che bisogna chiedere aiuto a dei professionisti, perché è assolutamente possibile tenerli sotto controllo, così come ha fatto Alessandro, che adesso riesce a vivere una vita più serena.