The Good Nurse: la vera storia di Charles Cullen, “l’Angelo della Morte”

Il nuovo film di Netflix, The Good Nurse, è basato sull’omonimo libro true-crime del 2013 scritto da Charles Graeber. Il libro racconta i crimini realmente commessi da Charles Cullen, un serial killer che in 16 anni si stima abbia ucciso quasi 400 persone mentre lavorava come infermiere.
Mentre il personaggio Cullen è rimasto avvolto nel mistero, gran parte dell’attenzione del regista Tobias Lindholm si basa sul viaggio di Amy Loughren, la migliore amica del serial killer.
Inizialmente Amy si innamora dell’immagine di infermiere compassionevole creata ad hoc dallo stesso Cullen, ma con il tempo si rende conto del marcio che si nasconde dietro quella facciata.
Il film taragto Netflix inizia riavvolgendo la pellicola dalla fine all’inizio. Charles Cullen aveva alle spalle una lunga storia di licenziamenti dagli ospedali, ma l’inizio della fine è cominciato quando la sua collega e amica, Amy Loughren, ha iniziato a sospettare di lui, correlandolo alle morti improvvise che avvenivano nell’ospedale.
The Good Nurse ripercorre gli omicidi commessi da Charles Cullen al Somerset Hospital nel New Jersey, l’ospedale in cui incontra Amy.

Amy Loughren è davvero esistita?

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Amy Loughren è esistita veramente e ha lavorato presso l’ospedale Somerset, il cui nome è stato cambiato in Parkfield Memorial Hospital per il film. Come ritratto nella pellicola, anche nella vita reale, Amy Loughren viveva con le sue due figlie e soffriva di cardiomiopatia.
L’amicizia tra Amy e Charles è decollata quando un giorno lui l’ha colta senza fiato per via della sua malattia e le ha promesso di aiutarla ad ottenere l’assicurazione sanitaria. Questi due eventi si sono svolti nello stesso modo in cui sono stati descritti nel film.
Più tardi nel tempo, Charles ha hackerato la MedStation, rubando medicine dalla PYXIS da dare a Amy.
Il fatto che Charles sapesse come hackerare il sistema si è rivelato un elemento fondamentale nell’indagine di Amy, poiché sapeva che era in grado di ritirare i farmaci senza lasciare traccia.
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In The Good Nurse, Amy e Charles hanno dimostrato di aver sviluppato un grande legame durante il loro periodo come colleghi. In bilico tra amicizia e amore, Charles è riuscita a instaurare un rapporto talmente forte da spingere Amy ha presentarlo alle sue figlie.
Sul suo blog, a posteriori, Amy Loughren ha ammesso di essere stata una stretta amica di Charles Cullen, che per lei rappresentava un vero amico e un intimo confidente.

The Good Nurse, i crimini di Cullen

Il film di Lindholm si discosta un po’ da come Amy ha scoperto i crimini di Charles Cullen nella realtà. In The Good Nurse, Amy è rimasta all’oscuro dei crimini per moltissimo tempo: ci sono voluti anni prima che comprendesse le responsabilità di Charles.
Nella realtà Amy ha anche testimoniato per Charles, confermando la sua innocenza ai detective Tim Braun e Danny Baldwin, che l’hanno interrogata per la prima volta mentre indagavano sulla morte della signora Martinez, una donna di 77 anni che è stata presumibilmente la prima vittima di Charles a Parkfield.
Stando alla narrazione proposta nel film, dopo qualche tempo Amy scopra le piccole prove che confermavano i crimini di Charles.
Secondo il libro di Graeber, invece, Amy si è insospettita nel momento in cui ha visto i grafici di Charles. Pieni di errori, contenevano osservazioni errate ed erroneamente segnalate.
Ancora più importante, il sistema attraverso il quale Amy ha avuto accesso ai registri di Charles, ha mostrato un comportamento insolito dell’infermiere, che passava molto tempo a guardare i registri dei pazienti curati da altri colleghi.
Un’evidenza lampante che Amy ha trovato durante le sue indagini, era l’insolita combinazione di farmaci che Charles ordinava occasionalmente. Secondo il libro di Graeber, l’elenco dei farmaci osservati da Amy includeva quelli somministrati ai pazienti nell’unità cardiaca, un evento insolito, considerando che Cullen lavorava nell’unità di terapia intensiva.

L’arresto

Nel film, Amy aiuta i detective indossando un registratore per catturare la confessione di Cullen. Amy e Charles si incontrano in un ristorante dove Amy tenta di ottenere la verità per bocca dello stesso assassino.
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L’approccio di Lindholm assume un tono emotivamente conflittuale mentre Amy cerca disperatamente di far confessare a Charles i suoi crimini atroci. Nel film, invece, sembra che Charles Cullen fosse sul punto di arrendersi, ma alla fine ha scelto di non farlo.
La realtà dipinge un quadro completamente diverso, raccontato anche in un’intervista a Newsweek. La vera Amy Loughren ha rivelato che Charles Cullen era molto più calmo e composto durante gli eventi ritratti nella scena del ristorante.
Nella vita reale, Charles ha confessato i suoi crimini con relativa facilità, un approccio molto diverso rispetto a quello mostrato nella pellicola, dove si mette in scena una dura battaglia tra i due. Gli eventi successivi, invece, si sono svolti in modo molto similare a quanto raccontato nel film.
Charles Cullen viene arrestato dalla polizia subito dopo l’incontro al ristorante e Amy visita il suo ex collega nella cella della polizia dove le confessa tutti i suoi crimini.
Sulla chiusura del film, gli spettatori vengono informati che Amy ha subito un intervento chirurgico al cuore e vive in Florida. L’amicizia tra Amy e Charles non si è concluso con l’arresto di quest’ultimo, poiché lei non ha mai smesso di visitarlo e negli anni gli ha persino scritto alcune lettere.
Soprannominato “l’Angelo della Morte“, Charles Cullen sta attualmente scontando le sue 18 condanne consecutive all’ergastolo nel carcere statale del New Jersey. Come affermato alla fine del film, non ha diritto alla libertà condizionale fino al 2403.
Amy Loughren vive con i suoi figli e nipoti in Florida, dove ha intrapreso la carriera come insegnante di Reiki e istruttrice di meditazione.