7 ragioni per cui The Witcher 3 sta fallendo | Non solo l’addio di Cavill

The Witcher

La prima parte di The Witcher 3 è stata rilasciata da poco e i numeri sono piuttosto preoccupanti. Quali sono i motivi?

Lo scorso 29 giugno Netflix ha rilasciato il primo gruppo di episodi che formano la terza stagione di The Witcher, lo show fantasy basato sui romanzi dell’autore polacco Andrzej Sapkowski. Dopo il suo debutto nel 2019 la serie aveva raccolto un grande seguito e tanti apprezzamenti per la prima stagione, indirizzati soprattutto all’interpretazione di Henry Cavill nel ruolo del protagonista Geralt di Rivia e alla storia che intrecciava diverse linee temporali per un risultato davvero sorprendente.

Questa prima parte di terza stagione ha racimolato però dei numeri davvero esigui se paragonati a quelli di quattro anni fa. Parliamo del 15% di spettatori in meno rispetto alla Stagione 2, e il 60% in meno rispetto ai primi cinque episodi della Stagione 1. Un calo significativo che ci porta a chiederci le ragioni di tale fallimento.

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7. L’addio di Henry Cavill

Inutile nascondersi dietro un dito: l’abbandono di Henry Cavill, anche se non ancora in forze nella corrente stagione, ha influito prima ancora di verificarsi. Nel corso del 2022 Cavill aveva annunciato il suo addio a The Witcher, dove sarebbe stato sostituito da Liam Hemsworth. Essendo Cavill uno dei punti di forza della serie, molti fan hanno perso fiducia nel prodotto prima ancora che questo addio si concretizzasse, reputando inutile continuare a seguire una serie che avrebbe perso il suo interprete protagonista ed il suo appeal.

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6. La serie si è allontanata troppo dai libri

Il motivo dell’addio di Cavill è una ulteriore ragione del calo di The Witcher. L’attore sarebbe andato via per due ragioni: la prima riguardava il suo impegno – ora decaduto – con la DC per l’interpretazione di Superman; la seconda riguarderebbe degli screzi avuti con gli showrunner in merito all’allontanamento della serie dalla narrativa originale. Queste scelte di trama sono state percepite non solo da Cavill (grande fan dei romanzi di Sapkowski), ma anche dai fan, che evidentemente non le hanno affatto gradite. Sebbene sia stato annunciato che The Witcher tornerà più vicina ai libri, ormai il danno è fatto.

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5. La Stagione 2 mostrava già varie debolezze

La Stagione 3 sta performando male a livello di numeri, ma anche la Stagione 2 aveva già vissuto un calo significativo. Gli indici di gradimento tra la prima e la seconda stagione segnalavano una discesa dall’89% al 58% (dati di Rotten Tomatoes), una vera e propria batosta che può significare solamente che l’interesse per la serie stesse scemando già da tempo. In questo senso la Stagione 3 non ha colpe, ma sta solo vivendo sulla propria pelle ciò che la Stagione 2 aveva iniziato.

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4. Le nuove politiche di Netflix hanno danneggiato tanti prodotti

Netflix ha recentemente deciso di cambiare la propria politica riguardo l’account sharing limitando l’utilizzo dei profili per numero di dispositivi e reti. Questo significa che se la prima stagione poteva essere vista da più persone con lo stesso account, ad oggi tale operazione non è più contemplata. Forse la speranza di Netflix era che i numeri sarebbero rimasti gli stessi (ergo, ci sarebbero stati più abbonamenti) ma la reazione del pubblico – e non solo quello di The Witcher – è stata opposta ed ha segnalato varie lamentele e proteste contro il colosso dello streaming.

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3. La finestra di rilascio estiva non si accoppia bene con The Witcher

Le prime due stagioni di The Witcher sono state rilasciate a dicembre, un periodo dell’anno ottimo per mettersi sotto le coperte e guardare la nostra serie preferita. Le ambientazioni buie e cupe di The Witcher si sposano perfettamente con l’inverno, e la finestra estiva potrebbe aver influito per qualche numero percentuale sul pessimo rendimento di questa terza stagione. L’estate e The Witcher non vanno bene insieme, e dopo aver abituato il pubblico ad un rilascio invernale non è stata un’ottima idea cambiare le carte in tavola.

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2. La Stagione 3 ha vari problemi di scrittura

Dopo la Stagione 2, che come detto precedentemente ha avuto anch’essa un rendimento sofferto, il pubblico che ancora credeva nella serie si augurava un ritorno scoppiettante. Purtroppo, questo Volume 1 di The Witcher Stagione 3 non è così facile da buttare giù, e la responsabilità è più che mai della scrittura. Le critiche degli spettatori riguardano soprattutto la mancanza di esposizione e la necessità di inserire dialoghi esplicativi ovunque, rallentando il ritmo e sottovalutando l’intelligenza dello spettatore stesso.

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1. La Stagione 3 è divisa in due parti

Una ragione finale per spiegare le difficoltà di The Witcher si può trovare nella modalità di rilascio. La terza stagione è stata infatti divisa in due Volumi, il primo da cinque episodi ed il secondo da tre, separati da appena un mese di attesa. È dunque probabile che alcuni utenti stiano aspettando l’uscita della seconda parte per fare binge watching dell’intero prodotto – eventualmente pagando una sola volta l’abbonamento mensile. Il Volume 1 è uscito il 29 giugno mentre il Volume 2 arriverà su Netflix il 27 luglio.