Frankenstein al Piccolo Bellini: un viaggio teatrale tra scienza, solitudine e identità

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Ivonne Capece dirige una rilettura intensa del classico di Mary Shelley, Frankenstein, una favola ruvida e sincera.

Il nuovo spettacolo teatrale Frankenstein, in scena al Piccolo Bellini di Napoli dal 6 all’11 maggio 2025, offre una rilettura audace e contemporanea del celebre romanzo di Mary Shelley. Sotto la regia di Ivonne Capece, la produzione si avvale di tecnologie immersive, come l’audio binaurale in cuffie wireless, per coinvolgere profondamente lo spettatore in un viaggio sensoriale e introspettivo.

La trama segue le orme del giovane scienziato Victor Frankenstein nel suo tentativo di creare la vita, ma lo spettacolo va oltre la narrazione originale, esplorando le implicazioni psicologiche e sociali della creazione. La Creatura diventa simbolo delle paure e delle insicurezze del suo creatore, riflettendo le tensioni tra ambizione scientifica e responsabilità etica.

Capece introduce una dimensione metateatrale, suggerendo che la vera Creatura sia il libro stesso, un’opera che la sua autrice, Mary Shelley, ha cercato di minimizzare per tutta la vita. Questo approccio invita a riflettere sul ruolo delle donne nella società e sull’accettazione della propria creatività e individualità.

L’allestimento scenico, curato da Micol Vighi, e il design sonoro di Simone Arganini, contribuiscono a creare un’atmosfera onirica e coinvolgente. Le interpretazioni di Maria Laura Palmeri, Lara Di Bello e Giuditta Mingucci aggiungono profondità emotiva ai personaggi, rendendo lo spettacolo un’esperienza teatrale intensa e memorabile.

Una riflessione sulla creatività femminile

Lo spettacolo mette in luce le difficoltà affrontate da Mary Shelley come donna e scrittrice in un’epoca in cui la creatività femminile era spesso sminuita. Attraverso la figura della Creatura, si esplora il conflitto tra il desiderio di espressione artistica e le aspettative sociali imposte alle donne.

Capece utilizza la narrazione per evidenziare come Shelley abbia interiorizzato le critiche e le pressioni dell’epoca, portandola a distanziarsi dalla sua opera più famosa. Questo tema risuona ancora oggi, offrendo spunti di riflessione sulla condizione femminile e sull’importanza di riconoscere e valorizzare la creatività in tutte le sue forme.

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Un’esperienza teatrale immersiva

L’uso dell’audio binaurale e delle cuffie wireless permette agli spettatori di immergersi completamente nell’universo dello spettacolo, vivendo in prima persona le emozioni e i conflitti dei personaggi. Questa tecnologia innovativa crea un senso di intimità e connessione, rendendo l’esperienza teatrale ancora più coinvolgente. Le scenografie e le proiezioni video arricchiscono ulteriormente la narrazione, trasportando il pubblico in un mondo sospeso tra realtà e immaginazione. La combinazione di elementi visivi e sonori contribuisce a creare un’atmosfera unica, che stimola la riflessione e l’empatia.

In conclusione, Frankenstein al Piccolo Bellini è più di una semplice rappresentazione teatrale; è un’esperienza sensoriale e intellettuale che invita a interrogarsi sulle dinamiche della creazione, sull’identità e sul ruolo delle donne nella società. Un’opera che, attraverso l’innovazione e la profondità emotiva, lascia un’impronta duratura nello spettatore.