Ho sognato Patrick Dempsey… il fascino delle corse
Bhe ragazzi, che dire, ho sognato Patrick Dempsey, c’è da sottolineare che non sono mai stata una sua grande ammiratrice, non ho mai subito il maestoso fascino di cui tutti parlano, ma non so come non so perché, da quando ha abbandonato il ruolo (col degradante soprannome) del “Dottor Stranamore” e ha abbracciato a pieno regime le corse automobilistiche, a mio avviso ha acquistato un charme irresistibile, affascinante, ricco, famoso e sprezzante del pericolo.
Infatti proprio all’ultima 24 ore di Le Mans, Dempsey ha firmato quella che, a oggi, resta una delle sue imprese più notevoli: un podio di categoria, secondo posto fra le GTE Am, a bordo di una Porsche 911 RSR, assieme ai colleghi Seefried e Long, preceduto solamente da una Ferrari.
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Ecco il casco usato per la gara da Dempsey che ha reso unico scrivend con un pennarello: “È una bella giornata per gareggiare, sorridere, vivere, amare, rapportarsi con le persone!”, frase che evoca la celebre “È una giornata perfetta per salvare delle vite”, motto del suo alter ego televisivo.


