Il 27 gennaio è il giorno in cui nel 1945 i soldati dell’Armata Rossa fecero il loro ingresso nel campo di concentramento di Auschwitz e liberarono i prigionieri sopravvissuti.

Il 27 gennaio 1945 svelò al mondo l’atrocità e l’orrore della Shoah, lo sterminio degli ebrei.
Per non dimenticare quella follia ideologica, culturale e storica dal 2000  l’Italia ha istituito, per legge, il 27 gennaio “Giorno della Memoria”.

A Milano, città da sempre molto sensibile al tema, oltre al progetto delle “pietre da inciampo” con i sampietrini rivestiti d’ottone, portanti il nome della persona uccisa, in questo caso degli ebrei e dei deportati politici uccisi durante il nazifascismo, un ricco calendario di eventi, parte della rassegna “Milano è memoria“.

Memoriale della Shoah di Milano Binario 21

  • Venerdì 27 e domenica 29 gennaio, il Memoriale della Shoah di Milano aprirà le sue porte a tutti.
  • Fino a giovedì 13 aprile, presso il Memoriale della Shoah al Binario 21 della Stazione Centrale, Spazio Mostre Bernardo Caprotti, sarà possibile visitare la mostra “16 ottobre 1943. La razzia” in memoria di uno degli episodi più traumatici della storia italiana inquadrata nel suo contesto storico. Il rastrellamento degli ebrei di Roma viene raccontato attraverso documenti inediti, testimonianze audiovisive, disegni, mappe e fotografie e i quadri del pittore Aldo Gay, sfuggito alla retata, realizzati proprio in quel drammatico frangente.
  • Da domenica 29 gennaio e per tutte le domeniche fino al 26 febbraio compreso, nell’Auditorium del Memoriale sarà proiettato un contenuto audiovisivo – documentario o film – dedicato al tema della Shoah, tra cui “Concorrenza sleale” di Ettore Scola, con Diego Abatantuono e Sergio Castellitto; “Ostaggi delle SS sulle Alpi“, di Christian Frey, ” e la serie “Nazismo, dal tramonto all’alba”

Memoriale della Shoah di Milano Binario 21, Stazione Centrale

Arci Bellezza

L’Arci Bellezza ricorda le vittime delle persecuzioni nazifasciste.
Venerdì 27 gennaio alle 18.30 con letture sceniche di brani tratti da opere varie sulle persecuzioni nazifasciste, a cura di Lorenzo A.P. Balducci (poeta e attore) accompagnate da musica dal vivo eseguita dalla violinista Elisa Scanziani.
Alle 21.00 con la proiezione del film “Memoria” di Ruggero Gabbai, alla presenza del regista.

Arci Bellezza, Via Giovanni Bellezza, 16

Teatro alla Scala

Per la prima volta il Teatro alla Scala programma un concerto per il Giorno della Memoria. Giovedì 26 gennaio alle 15.30 al Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini” tre professori dell’Orchestra scaligera – Andrea Pecolo violino, Stefano Cardo clarinetto, Alfredo Persichilli violoncello – insieme al pianista Andrea Rebaudengo eseguiranno il “Quatuor pour la fin du Temps” di Olivier Messiaen, composto proprio durante il periodo di prigionia di Messiaen nel campo di concentramento di Görlitz. Da allora il brano rappresenta la capacità di resistenza dell’uomo all’atrocità della prigionia, grazie alla gioia della musica. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Teatro alla Scala, Piazza alla Scala

Conservatorio G. Verdi di Milano

Giovedì 26 gennaio alle 20.30, presso la Sala Verdi del Conservatorio G. Verdi di Milano, si tiene il concerto di commemorazione del XVII Giorno della Memoria “Milano ricorda la Shoah. Tributo a Elie Wiesel” con la testimonianza di Alessandra Farkas, che conobbe e intervistò Elie Wiesel con Kurt Sonnenfeld, Kaddish, Leonardo Seunggueol Kim, baritono e Han Jihye al pianoforte.

PROGRAMMA:
Dmitrij Šostakovič, dai Lieder op.79 su poesie popolari Yiddish:
Madre e zia premurose – Ninna nanna
Prima della lunga separazione – Avvertimento
Canti della miseria – Inverno
Canto della ragazza – Felicità

Conservatorio G. Verdi di Milano, Via Conservatorio, 12, Ingresso libero

Mic – Museo Interattivo del Cinema

Il 27 gennaio, alle 19, al Mic – Museo Interattivo del Cinema,  la Giornata della Memoria si celebra con la proiezione di Wunderkinder, pellicola di produzione tedesca ambientata negli anni ’40 che racconta la storia di tre bambini accomunati da un gran talento musicale, la cui vita e amicizia sarà condizionata dall’ascesa del nazismo. Dedicato alla memoria di mezzo milione di bambini che morirono nell’Olocausto, Wunderkinder è un omaggio all’innocenza.

Mic – Museo Interattivo del Cinema

Teatro Oscar

“Der Doktor” va in scena venerdì 27 gennaio al teatro Oscar: un testo originale e inedito per ricordare i milioni di vittime della follia nazifascista degli anni ’40.

Teatro Oscar, Via Lattanzio 5, biglietto 10-15 euro

Casa della Memoria di via Federico Confalonieri 14

Fino al 26 gennaio è aperta la mostra Different Wars-National School Textbooks on WWII sulle diverse descrizioni e interpretazioni della Seconda Guerra Mondiale presenti sui libri di testo delle scuole superiori di Russia, Germania, Repubblica Ceca, Polonia e Italia, per mettere a confronto i diversi punti di vista e giudizi storiografici.

Casa della Memoria, via Federico Confalonieri 14, dalle ore 9 alle 17

Aeroporti di Milano Linate e Malpensa

Fino al 30 gennaio attraverso immagini e brevissimi testi, la mostra “27 Gennaio Memorie di una storia fatta di storie” vuole offrire spunti di riflessione sulla quotidianità che portò a dividere il mondo in uguali e “diversi”, incolpando questi ultimi per il fatto di esistere, o di pensare, o di disobbedire a ordini criminali. Immagini di vita quotidiana, rappresentata da testi di legge, da documenti che riguardavano la propaganda razzista e da oggetti dei deportati (privati o visibili oggi nei musei dei Lager) “parleranno” ai viaggiatori di una realtà lontana nel tempo, che nell’indifferenza generale iniziò a “consumare” l’idea di Uomo. Non un viaggio nei luoghi della memoria, ma memoria delle persone che un tempo vennero costrette a viaggiare per ignota destinazione.

Loggia dei Mercanti

Giovedì 26 gennaio,  ore 18.00 alla Loggia dei Mercanti Flash mob Omocausto,
Flash mob per ricordare le migliaia di vittime perseguitate per il loro orientamento sessuale nei campi di concentramento. Gli omosessuali affollavano i lager di tutta Europa, contrassegnati da un triangolo rosa (gay) o nero (lesbiche), subivano umiliazioni e torture e venivano sottoposti a brutali sperimentazioni che li portavano fino alla morte.

Loggia dei Mercanti, via Dante

Arena Civica Gianni Brera

Giovedì  26 gennaio, ore 15:00, In occasione del Giorno della memoria, torna a Milano il Trofeo Arpad Weisz, giunto alla sua quarta edizione.

Arpad Weisz, ungherese di origine ebraica, fu un grande allenatore degli anni ’30. Tre scudetti, una coppa internazionale,  metodi innovativi e rivoluzionari di allenamento e di schemi tattici. Weisz, nell’Italia degli anni ’30, era una celebrità. Un personaggio popolarissimo spazzato via dalle leggi razziali del fascismo prima e dallo sterminio nazista poi

PROGRAMMA:
•    ore 15:00 – Inizio torneo (ufficiale FIGC). Partecipano le selezioni giovanili Under 16 di Milan, Inter, Bologna;
•    ore 17:00 – Sala Appiani – ‘Shoah’  di Roberto Cajafa. Il drammatico epistolario tra due tedeschi di origine ebraica alla fine degli anni ‘30;
•    ore 18:30 – Premiazioni  con Assessore allo sport Roberta Guaineri e buffet offerto da Coop Lombardia. A tutti i giocatori verrà consegnata una maglietta commemorativa realizzata dalla Cooperativa Sociale Accaparlante di Bologna;
•    0re 18:45 sfida tra rappresentative dei rifugiati a Milano, Comune di Milano, Camera del Lavoro di Milano, Camera del Lavoro di Bologna, Radio Popolare;
•    per tutta la giornata in Sala Appiani sarà esposta una copia originale de ‘Il manuale del calcio’ di Arpad Weisz del 1930;
•    ore 19:30 – Sala Appiani – Matteo Marani racconta Weisz  ‘Dallo Scudetto ad Auschwitz;
•    la giornata sarà raccontata in diretta dai microfoni di Radio Popolare, media partner.

Arena Civica Gianni Brera, Viale Giorgio Byron, 2

Teatro degli Arcimboldi

Il 27 gennaio, ore 10:30  Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, racconterà la propria testimonianza a 2000 studenti milanesi. Insieme a lei ci sarà Ferruccio De Bortoli, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, l’incontro sarà trasmesso in diretta sul sito del Corriere della Sera.

Teatro degli Arcimboldi,
Viale dell’Innovazione, 20

Teatro Franco Parenti

 “I me ciamava per nome: 44.787” va in scena al Teatro Franco Parenti dal 29 gennaio al 1 febbraio.
Sul palco il racconto, in tutto il suo orrore, di ciò che accadde alla Risiera di San Sabba, unico lager nazista in Italia munito di forno crematoio (da tremila a cinquemila le vittime). Un colpevole oblio ha soffocato fin dall’immediato dopoguerra le voci, a volte ha inquinato le prove, di quanto accadde poco più di settant’anni fa. Il testo e la regia di Renato Sarti danno voce a testimonianze di ex deportati raccolte da Marco Coslovich e Silva Bon per l’Irsml FVG.

Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14