La Classe – Ritratto di uno di noi. Giovani talenti riflettono sul terrorismo

Ph Guglielmo Verrienti

Fino al 14 aprile al Piccolo Bellini di Napoli va in scena La Classe – Ritratto di uno di noi per la regia di Gabriele Russo. Lo spettacolo è messo in scena proprio dalla classe di allievi della Bellini Teatro Factory, l’accademia del teatro stesso al cui interno si formano giovani esordienti.
La storia, narrata su più livelli, ci porta all’interno di una sala prove in cui un gruppo di attori sta provando a mettere in scena un fatto di cronaca risalente al 22 luglio 2011, quello che vide protagonista Anders Behring Breivik, l’attentatore norvegese che provocò la morte di 77 connazionali.

I giovani attori agiscono sulla scena nuda caratterizzata solo dal numero sufficiente di sedie perché tutti possano accomodarsi durante l’azione quando necessario. Le luci intervengono sulla scena accendendosi e spegnendosi a seconda se gli attori si trovano in parte o fuori parte. Tutto il gruppo discute su come mettere in scena la storia, interrogandosi soprattutto sul punto di vista da adottare. Tutti cercando di analizzare le motivazioni del terrorista e di approfondire i sentimenti delle vittime e dei loro parenti per arrivare ad una chiusura della storia che cerca di restituire l’emozione non solo di quel tragico evento ma di tutti gli attentati terroristi degli ultimi anni.

Si apprezza l’impegno della “classe” che Russo ha saputo dirigere lasciando molto spazio agli attori e si può scorgere nel gruppo qualche elemento che certamente farà strada.
Si sente la partecipazione dei ragazzi rispetto al testo così impegnativo scritto da Francesco Ferrara e ciascuno di loro si mette alla prova con momenti di recitazione più intensa. Alcuni però risultano troppo caricati e altri peccano ancora di insicurezza nell’esecuzione.

Nel complesso lo spettacolo è godibile e riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore.

Piccolo Bellini
Via Conte di Ruvo, 14
www.teatrobellini.it