Nel contesto del WOWomen Festival inaugura la mostra “La trasparenza dell’immagine” alla galleria SPECCHIO41

Brescia si tinge di rosa con il WOWomen Festival, l’evento dedicato alla sensibilizzazione sulle tematiche femminili, dal 9 giugno, all’interno del quartiere del Carmine troverete un itinerario tutto al femminile.

Tra gli oltre trenta programmi che spaziano tra un ventaglio davvero ampio di iniziative vogliamo segnalarvene uno particolarmente interessante: alla Galleria SPECCHIO41, fino al 7 luglio, potrete visitare la mostra “La trasparenza dell’immagine” del duo fotografico MC2.8, composto da Maria Chiara Maffi e Chiara Giancamilli. L’esposizione, con la curatela di Pietro Bazzoli, ripercorre la ricerca di entrambe, proponendo una selezione di lavori inerenti ai diversi cicli che le artiste hanno portato avanti, individualmente e collettivamente, comprensivi di fotografie e vere e proprie installazioni.

I lavori del collettivo MC2.8 nascono da un intimo confronto tra immagine e linguaggio, tra scatto e significato. La fotografia è il mezzo scelto come massima espressione di un concetto, per fermare il momento e permettere una riflessione in una temporalità altra. Una temporalità che verte sulla riflessione, il cui elemento cardine è la spinta a una sospensione, carica di significati, ricordi ed evoluzioni, che apre comunicazioni. L’immagine si ferma e, con essa, anche la persona coinvolta.

Quelle di Maffi e Giancamilli sono fotografie figlie di una catalogazione, sintomo di una routine, di un mondo che guarda solo la superficie critica in chiave ironica. Da qui la domanda se possa essere possibile estendere la visione, allargare gli orizzonti, per giungere – infine – ad afferrare l’intima essenza che si cela dietro ogni cosa.

Non potrebbe che essere così, in un percorso a due direzione (due donne, due artiste due obbiettivi) il cui fine è la riscoperta in itinere di linguaggi simili, che abbiano una simile prospettiva, un’affinità elettiva di pensieri e visioni, rivelata ad opera compiuta.

Ne esce una linea comune tra i due punti di vista che concilia alla condivisione, in una similitudine nata da sé, senza che vi sia un mischiamento di personalità; i fattori in causa sono i medesimi, sebbene le personalità siano comunque distinte: due voci all’unisono, che non si mischiano nel dialogo.

Le opere di MC2.8 si configurano, quindi, come una rottura di schemi socialmente presistenti, con una sensibilità e un vissuto femminile, da cui si afferra una visione intima e partecipe che vuole togliere il velo dell’indifferenza, del superficiale, per analizzare argomenti crudi con un realismo che vada oltre al concetto, senza rinunciare all’estetica. Quindi estetica e verità non sono antagoniste, ma coesistono in una sospensione temporale (e soggettiva) che permette di riflettere in modo sia unitario che privato,  rieleggendo la figura femminile. Una sorta di diario, un racconto soffuso, dove chiunque si può ritrovarsi.

MC2.8 // LA TRASPARENZA DELL’IMMAGINE
a cura di Pietro Bazzoli
in collaborazione con WOWomen Festival

9 giugno – 7 luglio 2019 – inaugurazione 9 giugno ore 18.30

SPECCHIO 41
Via Elia Capriolo 41A – BRESCIA